Dybala: «Sognavo di essere come Ronaldo» 

Il fuoriclasse della Juventus si racconta ad una tv argentina: «Il contratto con i bianconeri? L'ho firmato in spiaggia»
Dybala: «Sognavo di essere come Ronaldo» © Juventus FC via Getty Images
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ROMA - «Il contratto con la Juve? E' stato un giorno speciale. Ero in vacanza con mio fratello, coi miei amici. Era arrivato il contratto mentre ero in spiaggia. Tornai in hotel, lo firmai e siamo tornati a prendere il sole». Così Paulo Dybala ha raccontato alla piattaforma Otro Tv il suo ingresso ufficiale nel mondo bianconero. 

Nella lunga intervista, il numero 10 argentino parla delle sue origini e del suo amore nei confronti del pallone: «Già a tre anni giocavo coi miei fratelli, poi m'iscrissi a una scuola calcio. E vicino a casa mia, con i bambini della mia età, non facevo altro. Segnai i miei primi gol. Il primo importante? Undici o dodici anni, giocavo per una squadra locale con i miei amici. 4 reti, in quella gara. Il quarto fu il pareggio e fu su punizione. Segnai perché il portiere non poteva arrivare fino alla traversa. Se ho mai pianto? Sì, certo ma mai davanti ai miei compagni. Allora come oggi odio perdere».

RONALDO GRAZIATO, SOLO UNA MULTA

Dybala ha confessato che mai avrebbe pensato di diventare il campione che è oggi: «Da piccolo seguivo e giocavo a calcio perché mi divertivo. Con gli amici volevamo essere Ronaldinho, Ronaldo. Il mio esordio da professionista? A 17 anni. Ero agitatissimo».

LE UOVA D'ORO E L'ETICA FLESSIBILE

Il suo legame con i tifosi della Juve è molto forte: «Dopo i due gol al Barcellona in Champions, i tifosi iniziarono a gridare il mio nome. Dentro di me mi sono detto 'guarda cos'hai raggiunto, ora continua!'. Dovevo offrire sempre di più ai tifosi per guadagnare il loro affetto. Voglio che vedano i sacrifici che faccio per renderli felici», ha concluso Dybala. 


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