Juve, Sarri: "Scudetto? C'è ancora da soffrire e combattere"

Il tecnico bianconero alla vigilia della sfida contro il Sassuolo: "È una squadra come l'Atalanta, senza paura con le grandi. Bonucci ha un problema a un piede, se non è migliorato vedremo se tenerlo a riposo". Poi fa il punto sulle condizioni di Chiellini e Demiral
Juve, Sarri: "Scudetto? C'è ancora da soffrire e combattere"© Juventus FC via Getty Images
4 min

TORINO - A sei giornate dalla fine sono otto i punti di distanza tra la Juve e le inseguitrici (Inter e Lazio). Domani i bianconeri affronteranno il Sassuolo, unica squadra, prima dell'Atalanta, ad aver fermato la formazione di Sarri in casa. Un 2-2 che i neroverdi conquistarono anche grazie alle prodezze tra i pali del giovane Stefano Turati, all'esordio in Serie A. Quella del Mapei Stadium, nonostante i punti di differenza in classifica, non sarà dunque una partita semplice per Cristiano Ronaldo e compagni. È dello stesso avviso Sarri, che nelle conferenza stampa della vigilia ha commentato: "Il Sassuolo è una di quelle squadre che ha preso la strada dell'Atalanta. Ha dato continuità a un progetto, sta bene, la incontri in un periodo pericoloso perché ha un carico offensivo importante. L'entusiasmo c'è anche da parte nostra, così come la determinazione".

Poi continua:"Ha una propensione al palleggio fuori dal normale e riesce a prendere in mano le partite, verrà fuori sicuramente anche domani perché non si fanno remore anche quando giocano contro le grandi squadre. Andiamo incontro a una partita che a tratti andremo a soffrire, dovremo farci trovare pronti". A proposito del tecnico del Sassuolo De Zerbi:"Lui è un allenatore che fa il gioco che vuole. Mi assomiglia? Non lo so, gli allenatori sono frutto delle esperienze, non credo si ispirino totalmente a qualcuno di noi".

Sarri sullo scudetto

Per quanto riguarda la lotta scudetto Sarri mantiene alta l'attenzione: "Lo scudetto non è scontato, è da soffrire e combattere. Siamo in mano nostra, abbiamo undici punti da fare, non è scontato il risultato ma siamo anche abbastanza maturi per comprenderlo. Mi estraneo da tutto, non so la critica e non frequento i social, la gente per strada mi pare ci dia appoggio e affetto". A chi parla di problema a centrocampo risponde: "Mi pare la squadra abbia fatto 17 gol in 6 partite, il problema realizzativo non ci appartiene. Il giocatore che ne ha di più è Ramsey per caratteristiche individuali, ci sono giocatori come Rabiot e Bentancur che in prospettiva possono darci di più".

Sulle condizioni di Chiellini e Demiral

Sarri ha poi parlato della condizione fisica di Chiellini e Demiral. A proposito di quest'ultimo, fuori dall'infortunio di gennaio rimediato contro la Roma, commenta: "Sta bene, non l'ho visto in grandissima difficoltà. Diamogli un po' di giorni per allenarsi e tornare un minimo in condizione, la sensazione è che sia guarito ma c'è da renderlo efficiente dal punto di vista della prestazione". Su Chiellini: "È una delle assenze che sono pesate di più durante la stagione, è stato poco evidenziato. Quando era in ripresa si è dovuto fermare per il lockdown, adesso lo vedo in crescita, non ha i novanta minuti ma sta crescendo. Per Pjanic - continua Sarri - è stata un'esclusione precauzionale. Bonucci ha un problema a un piede, se non è migliorato vedremo se tenerlo a riposo".

Sarri sul turnover

"Penso sia un momento in cui dobbiamo fare pochi calcoli. Dobbiamo tenere a mente solo di fare undici punti in sei partite. Domani avremo Cuadrado out per squalifica, qualcuno si sta riprendendo e penso presto avremo l'opportunità di far ruotare qualcuno in più. La stagione è tosta per tutti, non ricordo che in campionato si sia segnato così tanto come in questo momento. A Milano abbiamo subito un blackout, con l'Atalanta puoi anche mettere in preventivo di prendere un gol. Giocando dopo uno stop così lungo le difficoltà di stare corti è raddoppiata, come tutte le altre squadre paghi subendo qualcosa di più".




© RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve, i migliori video