Keita, gol da centravanti di un non-centravanti

L'attaccante spagnolo non si sente prima punta, per questo voleva lasciare la Lazio, ma in Champions ha segnato una rete splendida e forse decisiva
Keita, gol da centravanti di un non-centravanti© Getty Images
Alberto Polverosi
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ROMA - Keita non doveva giocare. O meglio, non doveva più giocare nella Lazio perché lui non si sente un centravanti. Keita ha segnato il gol decisivo di Lazio-Bayer Leverkusen e l’ha fatto da centravanti. Certo, non è Klose, non è Djordjevic, non è una prima punta, ma quando attacca lascia il segno come è successo in una partita che, grazie al suo gol, potrebbe trascinare la Lazio nel girone di Champions.
   Keita ha risolto i primi 90 minuti con uno spunto da scattista, ha sfruttato un errore di Papadopoulos, ha staccato Tah sullo spunto, ha tenuto palla e l’ha spedita sul palo più lontano. E’ stato un grande gol e Pioli spera che sia decisivo. La Lazio è piaciuta come carattere e temperamento, anche come gioco nei primi 10 minuti, quando il Bayer non sapeva come arginare il furore dei laziali. Poi si è un po’ disunita, ha esagerato con i lanci lunghi per Klose che non è mai riuscito ad avere la meglio sulla coppia Tah-Papadopoulos. Ecco la differenza: finché la palla era alta, i due difensori tedeschi sono andati a nozze; quando dovevano giocare palla al piede, sono stati disastrosi (vedi l’azione del gol). Ma mentre Klose ha messo a disposizione quanto meno la sua esperienza internazionale, è incredile l’assenza di Felipe Anderson che ha sbagliato tutta la partita, dall’inizio alla fine, quando all’ultimo minuto, per egoismo, ha tirato anziché passare la palla a Candreva smarcato in area di rigore.
 


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