Lazio, leader Mauri riporta personalità

Sarà pronto dopo la sosta. La sua esperienza fondamentale in campo e nello spogliatoio
Fabrizio Patania
3 min

ROMA - Corre, tira il gruppo, si prepara al gran rientro. Pioli, alla ripresa del campionato, potrà contare sul vecchio capitano della Lazio, ripreso e richiamato di corsa a Ferragosto, quando il procuratore federale Palazzi ha fatto sapere che non avrebbe rischiato il processo bis per le dichiarazione di Ilievsky alla Procura di Cremona. Fatti giudicati e per i quali ha scontato sei mesi di squalifica per omessa denuncia. Stefano Mauri tornerà all’Olimpico da protagonista. Si era allenato in solitudine a partire dal 7 luglio, stava aspettando di conoscere il proprio destino e valutava le offerte in arrivo dall’estero e dall’Italia. Lo volevano in Turchia e si era fatto avanti il Bologna. La Lazio, ovviamente, aveva la precedenza. Non era mai uscito dal progetto, non ci sono misteri. Alla fine del campionato Mauri faceva parte del gruppo e il ds Tare aveva scelto l’inglese Morrison come figura alternativa nel ruolo di trequartista, perché nella passata stagione la squadra biancoceleste aveva giocato a lungo con il 4-2-3-1. Il vento politico di giugno, però, convinse la società a frenare. Federbet minacciava, non si sa bene su quali basi, l’esclusione della Lazio dalle Coppe europee e un esposto di un club italiano all’Uefa aveva provocato un’indagine di secondo livello a Nyon. Venne convocata la Sampdoria per il caso Guberti e anche la Lazio per analizzare la situazione legata a Mauri. Il rischio di essere estromessi dai preliminari Champions venne superato in modo brillante, ma il rischio che la Procura federale potesse riaprire il processo esisteva e in questo caso, a livello Uefa e nella prossima stagione, le ripercussioni ci sarebbero state. Ecco perché Lotito e Mauri a malincuore, nei primi giorni di luglio, decisero di separarsi. A Ferragosto gli scenari sono cambiati. Mauri era arrivato sino al Tnas, tre gradi di giudizio. Per la procedura sportiva non può essere giudicato un’altra volta per gli stessi fatti e senza che le dichiarazioni di Ilievsky (si era consegnato in primavera a Cremona) avessero portato elementi nuovi e tali per riaprire il processo. Non esistevano rischi in chiave futura e allora due settimane fa, con una squadra piena di giovani e con qualche paura, la società e Pioli hanno deciso di richiamarlo. Ovviamente è stato anche inserito nella lista Uefa per l’Europa League.Mauri può fare comodo in campo e nello spogliatoio. Porta personalità, conosce l’ambiente, può essere una guida per il gruppo. E sa interpretare diversi ruoli. 


© RIPRODUZIONE RISERVATA