Serie A Lazio, Parolo: «È cambiata la mentalità»

Il centrocampista biancoceleste: «La svolta c'è stata con la vittoria di San Siro: battere l'Inter ci ha permesso di affrontare la sosta con serenità»
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ROMA - La vittoria con l'Inter è "stato il momento più bello della stagione, era quello che ci serviva nel momento più opportuno. Ci ha permesso di affrontare la sosta nel modo giusto. C'era l'aria giusta anche negli spogliatoi, abbiamo capito che possiamo dire ancora la nostra". Così Marco Parolo, tornando sul successo della Lazio a San Siro prima della sosta: "Nell'ultimo mese - le parole del centrocampista biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio - a parte la gara con il Palermo, abbiamo fatto buone prestazioni senza ottenere risultati per sfortuna e mancanze nostre. Ci siamo sbloccati in Coppa Italia, poi a San Siro volevamo dare una svolta per ripartire e fare un regalo ai nostri tifosi. Vogliamo continuare ora sulla strada intrapresa prima della sosta. È cambiata la mentalità nell'affrontare le cose, nel momento difficile è nato un confronto tra di noi e abbiamo mostrato la voglia di uscire da questa situazione". Tre punti in casa della capolista che per l'azzurro "danno morale" in vista del 2016, a cominciare dalla ripresa all' Olimpico contro il Carpi: «Bisogna prendere ogni partita come una finale - avverte -, senza fare tabelle. A partire dal Carpi che sarà una sfida difficile, da interpretare con intensità e senza concedere nulla. Possiamo giocare per vincere contro chiunque». Tornata la vittoria, ora l'impresa sarà far tornare anche i tifosi allo stadio: «La speranza è quella di rivedere l'entusiasmo della passata stagione - annuisce -, non cerchiamo giustificazioni, con i risultati e la voglia di lottare dobbiamo riportare la gente allo stadio. Spetta soltanto a noi. Certo, vedere l'Olimpico vuoto dopo le 50.000 persone dello scorso anno è brutto». Tornando indietro, Parolo confessa di voler rigiocare tre gare in particolare: «Il derby di ritorno dello scorso anno (finito 1-2 per la Roma, ndr) e la gara di Leverkusen (3-0 per i tedeschi, ndr), ma al primo posto metto la finale di Coppa Italia contro la Juventus», persa 2-1 ai supplementari. «In queste tre partite forse solo i tedeschi hanno meritato», spiega Parolo, che riserva una nota dolente sulla Supercoppa persa con i bianconeri a Shanghai: «Le finali vanno giocate in Italia, soprattutto per rispetto dei tifosi». Ultima battuta sul prossimo Europeo: «Chiunque ha la possibilità di esser convocato darà il massimo per essere nella lista dei 23. Arriverà però a giugno, prima ci sono tanti mesi».


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