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ROMA - Gioca Mauri. Matri è in largo vantaggio su Djordjevic. Klose non sembra in corsa. Keita resta fuori di sicuro. Candreva rischia perché Felipe Anderson può mantenere il posto di titolare. E’ il grande dubbio di Pioli, lo risolverà attraverso la rifinitura di questa mattina a Formello. I dubbi sono in attacco, il tecnico emiliano ha cercato di mascherare le proprie mosse nell’allenamento di ieri pomeriggio, in realtà durante la conferenza stampa aveva dato indicazioni chiare. Tre partite senza segnare. Problema del gol da risolvere attraverso il movimento e la scelta dei giocatori, ha spiegato Pioli.
Punterà sulle caratteristiche, sull’imprevedibilità, sulla capacità di attaccare e correre senza palla per non dare alla difesa avversaria dei punti di riferimento. Keita è fuori perché doveva giocare centravanti titolare a Marassi e si è allenato talmente male, con scarsa voglia, nella rifinitura di venerdì scorso da convincere il tecnico a puntare sulla corsa e l’aggressività di Djordjevic. Lo spagnolo, appena ha avuto la percezione di essere tornato titolare (per meriti, sia chiaro), si è fermato, ha ripreso a giocare da solo. Ha sbagliato partita a Udine, non è entrato bene con il Napoli, ancora peggio a Marassi. Serve l’ultimo passaggio, la palla filtrante, alla Lazio.
E Pioli appare intenzionato a concedere fiducia a Mauri. Il vecchio capitano ha risposto bene con il Genoa, può aiutare la squadra biancoceleste in questo momento di difficoltà, ha il colpo in canna per lanciare il suo amico Alessandro Matri, l’attaccante che più degli altri (lo ha spiegato Pioli) lavora nell’area di rigore. Attacca la profondità l’ex rossonero e se le parole del tecnico hanno un senso, dopo aver scontato due turni di squalifica, ritroverà il posto da titolare.