ROMA - Cinquina. Gol per tutti, per i titolari e per i subentranti. Cinquina, le firme di Felipe, Keita e Candreva oltre quelle di Matri e Mauri. Il brasiliano cerca se stesso, è carico, in campo ha dato vita ad alcune serpentine promettenti, a parole ha sprigionato forza: «Era importante vincere - ha dichiarato Felipe - e per riuscirci dovevamo aiutarci in campo, l’abbiamo fatto.
Ha dato segnali di risveglio, ha segnato la sesta rete in campionato. I gol sono numerosi, ma le prestazioni sono state poco convincenti. Il vero Felipe, quello dell’anno scorso, non s’è mai visto realmente. Ha regalato sprazzi di gioco e di magie. Sente pressione, sente le responsabilità, sa di aver deluso finora. Felipe non s’arrende, è apparso sfrontato davanti ai microfoni: «Quando le cose vanno bene ti senti più libero sul campo, se invece non vanno per il verso giusto tutto diventa più difficile. Mentre giocavo mi sentivo bene, volevo segna re e fare una grande partita. Sono pronto per fare meglio rispetto a quanto ho mostrato nella scorsa stagione!».
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