ROMA - «Tra compagni e allenatore possono accadere incomprensioni durante l'allenamento o nel corso della partita, l'importante è non andare oltre, quando c'è rispetto ci si può sempre chiarire con una strette di mano e finisce tutto lì». Non lo dice apertamente ma qualcosa lascia intendere, Antonio Candreva, quando si rivolge ai ragazzi della scuola “Alessi” di via Flamina nel corso del tour "la Lazio nelle scuole".
GLI ALTRI - Edson Braafheid aggiunge: «Quando gioco sono concentrato per vincere la partita senza fare troppo caso ai cori che vengono dagli spalti. Provo pietà per chi fa i cori razzisti». Anche Onazi parla ai ragazzi dell'argomento razzismo: «Non esiste la diversità, siamo tutti uguali. Io credo in dio. I cori razzisti non sono mai belli. Io sono nero ma sono come gli altri».