© LaPresse
ROMA - Premessa: la reazione agli insulti razzisti è più che lecita, le parole da sottoscrivere in toto. Tra i precedenti di Ogenyi Onazi, però, c'è una "macchia" che fa amaramente sorridere e che il popolo del web - impietoso e dalla memoria lunga - ha subito tirato fuori, nonappena è spuntata la reazione del centrocampista nigeriano agli insulti razzisti del tifoso laziale.
Lo stesso Onazi, soltanto un paio di settimane fa, commentava così - in un incontro con i ragazzi della scuola Alessi - gli ululati razzisti subiti da Koulibaly durante Lazio-Napoli dello scorso 3 febbraio (0-2) e che portarono alla sospensione temporanea del match ad opera dell'arbitro Irrati.
BUUU RAZZISTI A KOULIBALY, IRRATI SOSPENDE IL MATCH
"I cori contro Koulibaly? Non sono cori razzisti, io sono nero ma sono come gli altri - disse Onazi rispondendo alle domande degli alunni -. Non penso che a Koulibaly siano stati fatti cori razzisti, succede allo stadio di essere fischiati e criticati. Succede anche a me e ai miei compagni". Idee che stridono e che forse oggi, dopo ciò che gli è accaduto in prima persona, il buon Onazi potrà senz'altro rivisitare. Lo stesso giocatore, già in passato, ha dimostrato più volte una sensibilità particolare nei confronti dei più deboli, come quando sventò una rapina nel 2013 inseguendo e bloccando un rapinatore alla stazione Termini.