Pioli capro espiatorio. Paga gli errori di Lotito, 23 maggio: festa di liberazione della Lazio

Una crisi gravissima che affonda le sue radici negli errori marchiani commessi dal presidente dei biancocelesti in sede di mercato estivo 2015 e mercato invernale 2016, nella desertificazione dell’Olimpico, nella grigia accettazione di un piccolo cabotaggio che frustra ogni passione
Pioli capro espiatorio. Paga gli errori di Lotito, 23 maggio: festa di liberazione della Lazio© Getty Images
Xavier Jacobelli
4 min

Roma, 3 aprile 2016
Lazio-Roma 1-4
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ROMA - Adesso che Stefano Pioli ha pagato per tutti, passando alla storia biancoceleste come il primo allenatore esonerato subito dopo avere perso il derby. Adesso che Stefano Pioli ha pagato anche per colpe non sue, poiché, di errori tecnici ne ha sicuramente commessi, ma ha sempre avuto la dignità e la coerenza di assumersene la responsabilità. Adesso che Stefano Pioli non è più l’allenatore della Lazio, bisogna dirlo forte e chiaro: Stefano Pioli non può e non deve essere il capro espiatorio di una crisi che viene da lontano.

Una crisi gravissima: affonda le sue radici negli errori marchiani commessi da Lotito in sede di mercato estivo 2015 e mercato invernale 2016; nella desertificazione dell’Olimpico, scaturita dall’azzeramento di ogni rapporto positivo con i tifosi della Lazio che sono stati, sono e saranno sempre il primo, autentico e fondamentale patrimonio della Lazio; nella grigia accettazione di un piccolo cabotaggio che frustra ogni passione, demolisce ogni sogno, poggia su un presente anonimo premessa di un futuro che non c’è.

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Il 17 marzo scorso, in calce all’invereconda eliminazione dall’Europa League, il nostro sito aveva scritto: "Lotito, faccia qualcosa di laziale. Venda la Lazio". Reiteriamo l’invito, con la stessa fermezza che ci induce a condannare duramente ogni contestazione, ogni protesta, ogni manifestazione che non sia civile e che, in ogni modo, manchi di rispetto a Lotito e addirittura ne minacci l’incolumità, com’è accaduto ieri sera in un ristorante della capitale. Il 23 maggio si avvicina e l’edizione 2016 dell’evento “Di padre in figlio”, promette di diventare la festa di liberazione della Lazio. Se è vero che, toccato il fondo, c’è sempre qualcuno che comincia a scavare, a Formello ci sono sin troppe buche.

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