Lazio, 'Di Padre in Figlio' 2016: attesi in cinquantamila

L'iniziativa del tifo biancoceleste per onorare gli eroi del '74, del -9 e dello Scudetto 2000 in programma il 23 maggio all'Olimpico
Lazio, 'Di Padre in Figlio' 2016: attesi in cinquantamila© Bartoletti
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ROMA - Dopo il grande successo di due anni fa, torna l’evento che ha il desiderio di riunire in un’unica serata: tifosi, ex giocatori e chi della Lazio ha scritto pagine di storia.

Tre formazioni: la Lazio del 1974, quella dei “-9” e quella dello scudetto del 2000 si ritroveranno in campo per sfidarsi e divertirsi insieme sotto le ali dell’Aquila. Ma non solo loro, perché per completare le tre rose abbiamo deciso di inserire anche dei giocatori che nel corso degli anni hanno rappresentato per la Lazio qualcosa di importante.

Questo evento è stato scritto e strutturato per far vivere una vera e propria favola a tutto il popolo laziale di ogni generazione. Attraverso il lavoro autorale e organizzativo di importanti professionisti di comprovata fede biancoceleste, si è dato corpo a uno spettacolo che nessun’altra tifoseria in Italia è mai riuscita a vivere. Oltre ai calciatori che arriveranno a Roma per l’abbraccio della gente laziale, la serata sarà contraddistinta da tanti momenti emozionanti vissuti insieme a personaggi che hanno fatto la storia della Lazio. La gente sulle gradinate e i giocatori in campo, rivivranno e saranno direttamente protagonisti dei momenti più importanti della nostra storia. Mai, come in questa occasione, il campo e gli spalti saranno una cosa sola. L’invito è a partecipare numerosi, portare la propria sciarpa, la propria bandiera. E’ il momento giusto per rivivere l’emozione che solo una tifoseria unita e la passione dei giorni migliori può regalare: vieni allo stadio con chi ti è vicino… E sarà l’occasione per far emozionare ancora chi allo stadio ti ha portato per la prima volta o per far innamorare un bambino che ha bisogno di vivere una passione di cui rimanere prigionieri facendogli capire cosa voglia dire essere laziali. Di Padre in Figlio.

La serata che inizierà prima delle 19 prevede la sfilata della polisportiva, il lancio della sezione paracadutismo e l’inizio dello spettacolo vero e proprio con tante altre sorprese che renderanno indimenticabile questa giornata.

Proprio il dodicesimo uomo che negli anni ha consolidato la sua importanza e che ha organizzato la manifestazione insieme a Quelli del ’74, sarà presente, nonostante le note vicissitudini, per dimostrare ancora una volta di essere il numero 12 in campo e la numero 1 in Italia: “La Curva Nord e tutto il popolo laziale vuole tornare, in questa serata, a vivere la lazialità, a ritrovarsi in quella che è la nostra casa. Questa festa sarà l’occasione per ritrovarsi e per vivere noi e mostrare ancora una volta al mondo, se mai ce ne fosse bisogno, quale passione può sprigionarsi da uno stadio unito per amore di un simbolo e di colori che tutti abbiamo nel cuore. Noi lo stadio lo concepiamo così, senza alternative: amore, passione, colori, libertà di esprimere i nostri sentimenti, quella libertà che, quest’anno, è mancata costringendoci a decisioni difficili. Per noi in primis. Questa sarà una serata speciale per ritrovarsi, per riguardare indietro alla nostra gloria, per proiettarci al futuro. Avanti Lazio… Avanti Laziali”.

 


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