Serie A Lazio, c'è la svolta: Keita titolare con l’Empoli

Inzaghi ormai lo ritiene pronto dopo un’estate tormentata. A Milano era stato confermato il 3-5-2 ma ora il tecnico potrebbe tornare all’idea del tridente
Serie A Lazio, c'è la svolta: Keita titolare con l’Empoli© Getty Images
Fabrizio Patania
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ROMA - Keita è pronto per essere sganciato. Tornerà titolare con l’Empoli. I tempi sono maturi. Inzaghi lo ha fatto capire nella notte di San Siro: durante la partita con il Milan si era sgolato nel richiamare Djordjevic, che ha avuto subito la palla per sbloccare il risultato, e con Immobile, da cui si aspetta di più. Lo spagnolo-senegalese si allena bene solo dal 5 settembre, durante il mese di agosto si era preparato malissimo e il ritardo di condizione è la prima ragione per cui sinora è stato utilizzato partendo dalla panchina. Il secondo motivo risiede nel tipo di partita preparata da Simone, che voleva sfruttare due punte centrali, i duelli e il gioco aereo per mettere sotto il Milan in partenza. Djordjevic con il Pescara aveva lavorato tantissimo per la squadra ed era riuscito ad aprire gli spazi per Immobile, si era guadagnato la conferma sabato all’Olimpico e il tipo di partita, intensa dal punto di vista atletico, sembrava adatta alle sue caratteristiche. Simone rifarebbe le stesse scelte, lo ha spiegato dopo la partita, tanto è vero che con l’ingresso di Felipe e Keita non ha cambiato assetto, tenendo la Lazio con il 3-5-2: voleva tenere impegnati Romagnoli e Paletta, i due centrali del Milan, e sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti. Nel primo tempo aveva fatto e dominato la partita a parte la sbandata successiva al gol di Bacca, i rossoneri non riuscivano mai a prendere i suoi giocatori. Davanti è mancato il gol, ma la Lazio per 37 minuti aveva tenuto benissimo il campo. Ovviamente Keita ha caratteristiche e peso diverso da Djordjevic, si muove solo con la palla al piede o per linee esterne, dove si sente più a suo agio. Davanti all’area di rigore a volte si perde, a San Siro si è acceso solo negli ultimi minuti e dopo l’ingresso di Luis Alberto come trequartista quando ha guadagnato la fascia sinistra.

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MOTIVI - La virata sul 3-5-2 di Inzaghi ha chiare origini tattiche. Diversi giocatori, dopo le partite con Juve e Pescara, hanno sposato il nuovo modulo parlando di maggiore sicurezza nella fase difensiva. L’ingresso di Bastos accanto a De Vrij e Radu, impiegato nel suo vero ruolo, garantiva maggiori certezze. E soprattutto ha permesso a Inzaghi di passare al centrocampo a cinque, recuperando i muscoli, la fisicità e gli inserimenti di Milinkovic, altrimenti escluso con il 4-3-3.

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