Serie A Lazio, Strakosha ha chiuso la porta, ma non ha la casa

Vive a Formello, è figlio d’arte. Lazio, un altro baby d’oro
Serie A Lazio, Strakosha ha chiuso la porta, ma non ha la casa© LaPresse
Daniele Rindone
2 min

ROMA - Ha 21 anni, ha chiuso lui la porta. Ha abbassato la saracinesca contro l’Empoli e a Udine, in 180 minuti non gli hanno fatto gol. In trasferta è successo per la prima volta. La Lazio baby è stata difesa da un portiere ventunenne, misura extralarge. Thomas Strakosha sa stare tra i pali e l’ha dimostrato, sa trattare il pallone con i piedi, ha una buona tecnica e si vede. Ha tolto due gol sabato pomeriggio, ha messo la firma sul 3-0 del "Friuli". Due interventi miracolosi, parate tecniche e d’istinto effettuate su colpi ravvicinati di Perica. Strakosha aveva esordito a San Siro contro il Milan: da una parte lui, dall’altra Donnarumma, il campione sbarbato. Il debutto lampo non ha spaventato il portiere albanese, cresce protetto, accanto a lui ci sono Marchetti (attualmente infortunato) e il club manager Angelo Peruzzi.

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Lo allena ogni giorno Adalberto Grigioni, sono uomini ideali per aiutarlo a diventare grande. Strakosha è l’immagine più fresca della giovane Lazio. Che strana la vita: era reduce dal prestito alla Salernitana, ha fatto panchina in B prima di rientrare a Roma. A poche ore dal gong del mercato estivo si è ritrovato ad un passo dal Cardiff (Championship inglese). Lotito e Tare l’hanno bloccato negli stessi attimi in cui Berisha s’è accasato all’Atalanta. Strakosha vive la celebrità senza scostarsi dal solito stile di vita sobrio. Sta a Formello, non ha ancora trovato casa. Papà Fotaq, ex portiere della Nazionale albanese, lo segue dalla Grecia, lavora nell’Olympiakos, guarda tutte le partite in tv attraverso la parabola. Lo consiglia, lo valuta, lo giudica, pretende sempre di più.

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