Dietro una Lazio da record i numeri del "fenomeno" Immobile

Fari sempre più puntati sulla squadra di Inzaghi dopo la vittoria sul campo della Juventus, che era imbattuto da 57 gare. E lo score del bomber campano è da top player
Ogni gol di Immobile costa alla Lazio 'solo' 169 mila euro (13 reti in campionato)© ANSA

ROMA – Gli ultimi scettici saranno costretti a ricredersi: la Lazio di Simone Inzaghi non è un bluff e a sentenziarlo sono i numeri. I numeri di una squadra capace di spezzare l’imbattibilità dello Stadium juventino che durava da 41 partite in campionato (57 in tutte le competizioni, con 38 vittorie e 3 pareggi in A), da quando l’Udinese fece il colpaccio a fine agosto 2015 alla prima di campionato. Non solo: quest’anno la Juventus non aveva ancora subìto reti nel suo fortino e bisogna tornare al campionato 1942/43 per trovare 21 gol biancocelesti dopo 8 giornate di Serie A. Un bottino sensazionale, con più della metà delle reti che porta in calce la firma di un Ciro Immobile mai così prolifico e di cui andiamo ad analizzare insieme il rendimento...


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CIRO... "IL GRANDE"
Dati strepitosi quelli della Lazio, frutto del lavoro di un gruppo perfettamente assemblato e guidato da Simone Inzaghi in panchina e in campo da un Immobile in stato di grazia. Un avvio di stagione da favola per il bomber campano, già a quota 11 in campionato (16 se si aggiungono coppe e Nazionale) e alla seconda doppietta di fila alla Juventus (dopo quella in Supercoppa) che non perdeva in casa contro i biancocelesti dal dicembre del 2002 (da allora – prima di oggi - 10 sconfitte e 3 pareggi). A impressionare è il rapporto tra i gol fatti e i minuti giocati: 11 reti in 706'  di campionato (uno ogni 64'), 2 in 90' di Supercoppa (uno ogni 45') e altrettanti in 80' di Europa League (uno ogni 40'). In tutto 15 reti in 876' (un gol ogni 80' circa, praticamente uno a partita).


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RE DEI BOMBER
Non solo, con il destro chirurgico e il rigore con cui ha ‘infilato’ due volte Buffon, Immobile è al momento l’attaccante che ha segnato più in gol in Serie A nel 2017: dall’alto delle sue 25 perle è adesso a +1 su Mertens del Napoli, a +2 su Dzeko della Roma e a +7 su Dybala della Juventus ('mister 90 milioni' Higuain è a -8), tre dei trenta candidati al ‘Pallone d’Oro’. Una lista in cui Immobile non c’è, anche se al momento d’oro diventa ogni pallone che tocca. 'Ciro il grande' - come è stato ribattezzato dalpopolo laziale - si è già preso un posto nella storia biancoceleste, mentre forse si starà mangiando le mani quella stessa Juventus che qualche anno fa ha deciso di lasciarlo andare dopo averlo fatto crescere.


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ROMA – Gli ultimi scettici saranno costretti a ricredersi: la Lazio di Simone Inzaghi non è un bluff e a sentenziarlo sono i numeri. I numeri di una squadra capace di spezzare l’imbattibilità dello Stadium juventino che durava da 41 partite in campionato (57 in tutte le competizioni, con 38 vittorie e 3 pareggi in A), da quando l’Udinese fece il colpaccio a fine agosto 2015 alla prima di campionato. Non solo: quest’anno la Juventus non aveva ancora subìto reti nel suo fortino e bisogna tornare al campionato 1942/43 per trovare 21 gol biancocelesti dopo 8 giornate di Serie A. Un bottino sensazionale, con più della metà delle reti che porta in calce la firma di un Ciro Immobile mai così prolifico e di cui andiamo ad analizzare insieme il rendimento...


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