Lazio, pronto il dossier con i 7 torti subiti

Il club ha raccolto tutti gli episodi contestati nelle ultime 4 gare: dai rigori all’utilizzo del Var
Lazio, pronto il dossier con i 7 torti subiti© Bartoletti

ROMA - La moviola è della Lazio, ora la fa lei. Tutti i torti, tutti i casi dello «scandalo», sono raccolti in un dossier da consegnare alla meditazione dei vertici arbitrali e del mondo intero. Gli errori, alcuni in particolare, sono finiti sotto gli occhi di tutti, tranne che degli arbitri “incriminati”. La Lazio, col suo dossier, denuncia disparità di trattamento, pensa che l’utilizzo della tecnologia sia falsamente egualitario, ha iniziato a credere alla cultura del sospetto. Eccoli quelli denunciati dalla società di Lotito, uno per uno. 


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ROMA-LAZIO - Primo torto denunciato. Nel dossier-verità la Lazio inserisce anche il fallo di Bastos su Kolarov, risale all’ultimo derby (2-0 per la Roma). Bastos sembra colpire con la gamba destra la gamba sinistra di Kolarov. L’arbitro era Rocchi e al capitano Lulic, in quel frangente, ha detto «l’abbiamo controllato, è rigore». Si riferiva al controllo del Var (nel derby era Irrati), al check silente.


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LAZIO-FIORENTINA - Il riferimento a Pezzella e Caicedo riporta a Lazio-Fiorentina (1-1) del 26 novembre, al rigore fischiato a fine partita al difensore viola (secondo torto). Per la Lazio, Caicedo, ha anticipato Pezzella e ha calciato il pallone. L’attaccante ecuadoriano ha giurato di non aver colpito l’avversario: «Ho rinviato il pallone». La Lazio ha denunciato una disparità di trattamento: «Così come ha richiamato l’attenzione dell’arbitro Massa in questa occasione, il Var Fabbri avrebbe dovuto richiamarlo quando è stato atterrato Parolo nell’area viola (terzo torto, ndr)», sono state le parole di Tare, Inzaghi e Parolo. 


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SAMPDORIA-LAZIO - Da Lazio-Fiorentina a Samp-Lazio. Sotto accusa è finito il tocco di mano (sinistra) di Bereszynski dopo il tocco di ginocchio di Immobile (quarto torto). Le dita del giocatore blucerchiato si vedono piegarsi all’indietro. L’arbitro era Mazzoleni, il Var un certo Giacomelli: non è intervenuto. La vittoria di Marassi (1-2 per la Lazio) ha attenuato il caso seppur eclatante e dannoso. 


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LAZIO-TORINO - Giacomelli, sempre lui, per premio s’è ritrovato ad arbitrare Lazio-Toro (1-3). Gli ultimi casi sono famosissimi, aprono il dossier della Lazio. Quinto e sesto torto: fallo di mano di Iago Falque non ravvisato, rosso a Immobile dopo la provocazione di Burdisso. Giacomelli e il Var Di Bello hanno rivisto solo l’episodio del contatto Burdisso-Immobile e non il tocco di Iago Falque (settimo torto). Giacomelli, lui. Il 27 settembre 2015, in Verona-Lazio (1-2), annullò una rete a Djordjevic (fallo inesistente fischiato a Gentiletti), non diede un penalty a Felipe e assegnò il gol di Helander (da annullare). 


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ROMA - La moviola è della Lazio, ora la fa lei. Tutti i torti, tutti i casi dello «scandalo», sono raccolti in un dossier da consegnare alla meditazione dei vertici arbitrali e del mondo intero. Gli errori, alcuni in particolare, sono finiti sotto gli occhi di tutti, tranne che degli arbitri “incriminati”. La Lazio, col suo dossier, denuncia disparità di trattamento, pensa che l’utilizzo della tecnologia sia falsamente egualitario, ha iniziato a credere alla cultura del sospetto. Eccoli quelli denunciati dalla società di Lotito, uno per uno. 


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