Lazio, la mano fasciata non ferma Murgia: un anno dopo esulta ancora

L'eroe della Supercoppa vinta contro la Juventus si commuove rivedendo il suo gol allo scadere e lancia un messaggio d'amore al club biancoceleste
Lazio, la mano fasciata non ferma Murgia: un anno dopo esulta ancora
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ROMA - Un anno dopo tante cose sono cambiate per Alessandro Murgia, eroe dell'ultima Supercoppa vinta dalla Lazio all'Olimpico contro la Juventus di Massimiliano Allegri, che ha poi cannibalizzato campionato e Coppa Italia. La prima è che 365 giorni dopo invece di essere sul campo è seduto su un divano e con la mano fasciata, eredità dell'intervento a cui si è sottoposto dopo la frattura che lo ha costretto a lasciare anzitempo il ritiro biancoceleste di Marienfeld. Una fasciatura che non gli impedisce di esultare nel rivedere il gol decisivo segnato allo scadere della sfida vinta 3-2 contro i bianconeri, come si può vedere in un video da lui stesso postato su Instagram con a corredo un testo emozionante e capace di commuovere decine di laziali che gli hanno manifestato il loro amore nei commenti.

 

Era esattamente un anno fa, la finale di Supercoppa italiana 2017 disputata contro la Juve: mancavano pochi minuti alla fine e il 2 a 2 ci avrebbe portato ai tempi supplementari. Poi vedo Jordan superare un giocatore ed entrare in area di rigore. Io ero lì, in posizione e ho pregato che mi vedesse, che si accorgesse che ero libero. Jordan deve avermi sentito perché il passaggio è arrivato, puntuale, preciso, semplicemente perfetto. Ho visto la palla gonfiare la rete tricolore e poi il boato, la gioia mista a confusione, l’emozione, la corsa sotto la curva Nord, l’abbraccio dei miei compagni, dello staff, di tutto lo stadio e la meravigliosa consapevolezza di aver appena fatto il gol della vittoria... Non so quante volte ho rivisto quel momento, anche se in realtà ce l’ho registrato in ogni cellula, ed ogni volta cresce dentro di me il desiderio di continuare a fare la differenza per la mia squadra, di essere sempre lì, nel posto giusto e al momento giusto, pronto a ricevere un nuovo passaggio che mi permetta di regalare nuove emozioni... #onthisday #JUVLAZ #supercoppaitaliana #memories

Un post condiviso da Alessandro Murgia (@alessandromurgia) in data:

PAROLE D'AMORE - Queste le parole scritte dal 22enne centrocampista cresciuto nella Lazio: «Era esattamente un anno fa, la finale di Supercoppa italiana 2017 disputata contro la Juve: mancavano pochi minuti alla fine e il 2 a 2 ci avrebbe portato ai tempi supplementari. Poi vedo Jordan superare un giocatore ed entrare in area di rigore. Io ero lì, in posizione e ho pregato che mi vedesse, che si accorgesse che ero libero. Jordan deve avermi sentito perché il passaggio è arrivato, puntuale, preciso, semplicemente perfetto. Ho visto la palla gonfiare la rete tricolore e poi il boato, la gioia mista a confusione, l’emozione, la corsa sotto la curva Nord, l’abbraccio dei miei compagni, dello staff, di tutto lo stadio e la meravigliosa consapevolezza di aver appena fatto il gol della vittoria... Non so quante volte ho rivisto quel momento, anche se in realtà ce l’ho registrato in ogni cellula, ed ogni volta cresce dentro di me il desiderio di continuare a fare la differenza per la mia squadra, di essere sempre lì, nel posto giusto e al momento giusto, pronto a ricevere un nuovo passaggio che mi permetta di regalare nuove emozioni...».


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