Lazio, il limite è il gol: Inzaghi conta gli sprechi

Firenze una sola rete: è successo per la 18ª volta su 37 partite stagionali. Biancocelesti quattordicesimi per percentuale realizzativa in campionato: 431 tiri, 37 reti. E un anno fa erano i primi...
Lazio, il limite è il gol: Inzaghi conta gli sprechi

ROMA - Un anno fa era la Lazio multi-gol, segnava e straripava, batteva record, richiamava amarcord, il gol era la specialità della casa. Oggi è una Lazio invertita, è la Lazio dei golletti, è una Lazio micragnosa. S’era brindato dopo la scorpacciata-derby, i 3 colpi rifilati alla Roma avevano fatto ben sperare in vista di Firenze. Si immaginavano altre vendemmie, altri raccolti. E stando al primo tempo del Franchi (1 gol, 4 occasioni clamorose per il raddoppio tra cui un palo) tutti ci saremmo aspettati tutto tranne che l’1-1. E invece la Lazio è rimasta attaccata all’unico gol segnato da Immobile.


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Per la diciottesima volta su trentasette partite totali (campionato, Europa, Coppa Italia) i biancocelesti hanno chiuso con una sola rete all’attivo. Praticamente è successo per metà delle gare giocate. In campionato, stringendo il concetto, si è registrato un golletto in 15 partite su 26 totali. Un colpo non basta, s’è visto anche a Firenze. Le occasioni fioccano, propiziano gol che non arrivano, sono pericolose e infruttuose. E’ un limite contro cui Inzaghi combatte dalla prima giornata (Lazio-Napoli 1-2). «Bello vederci giocare a Firenze, ma c’è il rimpianto per non aver centrato i tre punti. Analizzeremo i motivi, dobbiamo capire perché non s’è vinta una partita simile. Ci era già capitato, non deve accadere», ha detto Simone a caldo.


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I CONFRONTI - La Lazio attacca, è quarta per tiri totali in campionato: calcolando anche quelli respinti ne ha fatti registrare 431. L’Atalanta è terza (445), la Juve seconda (471), il Napoli primo (496). La squadra di Inzaghi, non si dimentichi la postilla, ha una partita in meno (la recupererà il 10 aprile, Lazio- Udinese). I biancocelesti scendono al sesto posto nella classifica dei tiri nello specchio: 133. Sono preceduti dal Milan (146), dall’Atalanta (147), dalla Roma (161 prima del match di ieri sera), dal Napoli (162) e dalla Juve (164), ossia da quasi tutte le big (solo l’Inter è indietro, 126 tiri nello specchio). Facendo la somma ecco cosa si scopre: la Lazio è quattordicesima per percentuale realizzativa (8,6%), calcolandola in base ai tiri totali (431) e ai gol fatti (37). Solo Cagliari (7,7%), Frosinone (7,0%), Spal (7,0%), Udinese (6,9%), Chievo (6,6%) e Bologna (6,4%) hanno fatto peggio. Il confronto con l’anno scorso rende chiaro il concetto, smaschera i limiti di questa stagione. La Lazio, nello stesso periodo del campionato 2017-18, vantava una percentuale realizzativa record, da primo posto: 17,1%. La Juve era seconda (15,7%).


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ROMA - Un anno fa era la Lazio multi-gol, segnava e straripava, batteva record, richiamava amarcord, il gol era la specialità della casa. Oggi è una Lazio invertita, è la Lazio dei golletti, è una Lazio micragnosa. S’era brindato dopo la scorpacciata-derby, i 3 colpi rifilati alla Roma avevano fatto ben sperare in vista di Firenze. Si immaginavano altre vendemmie, altri raccolti. E stando al primo tempo del Franchi (1 gol, 4 occasioni clamorose per il raddoppio tra cui un palo) tutti ci saremmo aspettati tutto tranne che l’1-1. E invece la Lazio è rimasta attaccata all’unico gol segnato da Immobile.


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