Serie A Milan, Seedorf: «Galliani mi darà una mano»

La bufera sulla panchina dell'olandese caratterizza la vigilia della partita dei rossoneri contro la Lazio all'Olimpico.
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ROMA - "Non ho ricevuto telefonate né da Berlusconi né da Galliani che mi hanno detto che mancano due partite al verdetto". Clarence Seedorf ha spiegato di non vivere come un'ultima spiaggia la coppia di partite che aspettano lui e il Milan, contro Lazio e Fiorentina. "Ci siamo sentiti due giorni fa, programmando l'appuntamento. Sono contento di vedere che la società ci è vicina, questa è la vera forza del club. Stiamo lavorando per uscire da queste difficoltà. La presenza di Galliani? La sua esperienza mi sarà molto utile: non sono venuto al Milan pensando di fare tutto da solo". Sul futuro in rossonero il tecnico non ha dubbi: "Da parte del club non ho mai sentito a in merito all'immediato futuro. Sono sempre molto motivato e convinto, la squadra migliorerà e farà bene. E' nell'interesse di tutti migliorare i risultati. Darò il 100% per costruire qualcosa come allenatore: l'impegno che sto mettendo nel Milan darà i suoi frutti".  Futuro in bilico nelle prossime due partite: "La società non mi ha detto questo". Sul colloquio con la curva e a proposito dei rapporti con i giocatori: "Non ho mai parlato male del gruppo, non l'ho fatto da giocatore e non lo faccio da allenatore". Ora c'è il campionato: "Abbiamo lavorato bene in settimana, il rimedio migliore è ovviamente vincere. Cerchiamo il risultato positivo giocando bene, come squadra e uniti. Di fronte avremo una squadra bella con tanti giocatori forti, sono comunque fiducioso in una grande prestazione della mia squadra". "Credo che abbiamo fatto tutto per oggi": Seedorf ha risposto infine così a chi gli ha domandato se è giusto rendere conto agli ultrà del rendimento della squadra, prima di alzarsi e concludere la conferenza stampa durata poco meno di quaranta minuti.







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