Inzaghi: «Milan, non sono stato ancora esonerato»

Il tecnico: «Vado avanti. Berlusconi ha detto anche cose positive su di me. Ancelotti? Normale si facciano nomi»
Inzaghi: «Milan, non sono stato ancora esonerato»© Getty Images
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CARNAGO (VARESE) - "I giovani del Milan li conosco meglio di chiunque, ci ho vinto il Viareggio. I migliori sono quelli del '98 ma in questo momento sarebbe difficile farli esordire in Serie A, anche in altre squadre": così il tecnico del Milan Pippo Inzaghi commenta le dichiarazioni di Berlusconi sulle "diverse visioni" riguardo ai giovani. "Su molte cose siamo stati d'accordo, su altre no ma mi ha sempre lasciato lavorare. Ha detto anche cose positive non rimarcate. Sceglierò la squadra migliore per battere il Torino", aggiunge. 

L'ESONERO - Quella contro il Torino potrebbe essere l'ultima partita di Inzaghi a San Siro da tecnico del Milan ma lui vive la vigilia "come al solito". "Berlusconi ha detto che nessuno è stato esonerato. Ho un altro anno di contratto, se il club non mi dà comunicazioni vado avanti", taglia corto, così come sulla possibilità che sia Ancelotti a sostituirlo: "È normale, come ha detto Carlo ieri, si fanno nomi per la panchina del Real anche se lui ha un contratto. Quando uno dà tutto, non ha rimpianti".

RIPARTIRE - "Io penso che ci sia una buona base di giocatori italiani. Non la vedo così nera, bisogna fare parecchie cose per tornare a un certo livello ma ci sono i presupposti": il tecnico rossonero Filippo Inzaghi è ottimista sul futuro del Milan, ma difficilmente sarà lui l'allenatore che beneficerà della campagna acquisti "importante" annunciata dalla società. "Non dovete chiedere a me. Galliani e il presidente - spiega l'allenatore alla vigilia della partita contro il Torino - conoscono le mie opinioni, dopo 10 mesi ho le idee più chiare, anche sulla rosa che serve per tornare grandi. Io spero solo che mi venga data la possibilità. Poi al momento giusto farò presente alla società le mie idee". 

L'APPELLO - Non è stata una stagione semplice per Filippo Inzaghi, ma la vigilia di quella che può essere la sua ultima partita da allenatore del Milan coincide con un anniversario speciale che vale un appello di clemenza alla stampa. "Oggi 23 maggio, dovreste essere più morbidi del solito perché 8 anni fa in questo giorno eravamo un pò felici", ha esordito l'ex attaccante, ricordando la finale di Atene in cui regalò con una doppietta la 7ma Champions League ai rossoneri. "E arriverà anche l'ottava", ha sorriso Inzaghi, che poco prima della conferenza stampa, intervistato da Milan Channel, ha ragionato sulla sua buona sorte da calciatore notando che "da allenatore la fortuna mi deve ancora baciare perché siamo stati spesso sfortunati anche per i tanti giocatori persi per infortunio".

 


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