Milan, Galliani a Madrid per tentare Ancelotti

L’impresa è quasi impossibile: il tecnico lo ascolterà, ma ha tantissimi dubbi
Milan, Galliani a Madrid per tentare Ancelotti© Getty Images
Furio Fedele
3 min

ROMA - Carlo Ancelotti al Milan: missione impossibile? Non sarebbe né la prima né l’ultima volta che Adriano Galliani si deve cimentare in un’impresa complicata, difficile, intrisa di difficoltà iniziali per la causa rossonera. È confermato per oggi alle ore 13 il volo privato che porterà l’amministratore delegato a Madrid. Lo conferma lo stesso Galliani che prova a fare melina, ma dice, dice eccome: «Domani vado a Madrid. Non ho detto a fare cosa. Non ho detto che vado a vedere Ancelotti. Ci sono due grandi società con buonissimi giocatori che hanno disputato poco fa la finale di Champions». Ma alla domanda che parte dai microfoni di Sky... Berlusconi vuole un Milan di italiani quindi deve tornare da Madrid con un italiano, l’amministratore delegato rossonero sorride e risponde: «Touché». Nel pregara di Milan-Toro Galliani ha continuato. «Al momento Ancelotti è il tecnico del Real e il Milan ha Inzaghi. L’estate è lunga e ancora non è iniziata. Non ho mai commentato le parole del presidente e non inizierò adesso. Fa tristezza vedere il Milan a questo punto della classifica, dobbiamo rimboccarci le maniche per riportarlo al vertice in Italia e in Europa». In serata, dopo che il Consiglio direttivo del Real Madrid avrà deliberato sul licenziamento di Ancelotti, il dirigente rossonero incontrerà Carlo. Lo porterà a cena, lo guarderà negli occhi, cercherà di trasmettergli il messaggio forte e chiaro del presidente Silvio Berlusconi che lo rivuole a tutti i costi sulla panchina del Milan. Ma Ancelotti, almeno fino a sabato sera quando ha ribadito il suo desiderio («O resto al Real o resto fermo un anno» ha detto a fine gara dopo la goleada contro il Getafe), ha intenzione di tenere fede a un’intenzione che sembra non ammettere deroghe.

SPERANZA - Adriano Galliani non è tipo da arrendersi. Ma la speranza di riconquistare la fiducia di Carlo Ancelotti sembra più alimentata dalla disperazione legata ad antiche inquietanti incertezze (esattamente quelle di un anno fa) che non dalla reale possibilità di poter accontentare le necessità e i diktat di Ancelotti. Preoccupato più della pressione personale e mediatica generata dallo stesso Berlusconi in questa lunga volata...pre-elettorale, che non dal possibile cedimento verso un «affare di cuore» che, però, deve essere corroborato da serie e concrete garanzie economiche. Sembra che quest’oggi l’amministratore delegato rossonero si possa presentare a Madrid addirittura con in dote la ricevuta di un ricco bonifico da accreditare sul conto corrente di Carlo Ancelotti a garanzia di un’operazione seria e importante. Ma il tecnico di Reggiolo, anche se dovesse vedere soddisfatta la sua prima richiesta, continuerebbe ad avere seri dubbi sulla consistenza di una campagna-acquisti che dovrebbe essere robusta, di qualità e, ovviamente, non improntata solo ed esclusivamente sul «made in Italy» che è diventata la griffe di Berlusconi per la ricostruzione del suo Milan.

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