Piersilvio Berlusconi non ha dubbi Mihajlovic è l'allenatore giusto

Così il numero 1 di Mediaset Premium: «Sicuramente il tecnico serbo è garanzia di serietà, professionalità, grande orgoglio e notevole carisma. C’è bisogno di riprogettare il Milan. Adesso basta con esperimenti e tentennamenti. Mihajlovic garantisce un impatto e una forza che sono notevoli, è molto deciso in tutti i suoi atteggiamenti».
Furio Fedele
6 min

PORTOFINO - È notte fonda quando Piersilvio Berlusconi decide di confessarsi, fronte mare sul molo di Portofino, anche sul Milan. Un pomeriggio intenso, quello di ieri, l’ha visto protagonista del Premium Day che ha segnato il contrattacco su tutta linea tv di Mediaset contro Sky. Il calcio, tanto per non cambiare, sarà ancora una volta il piatto forte servito dal colosso di Cologno Monzese ai bulimici di Serie A e, soprattutto, di Champions League con esclusive «blindatissime» soprattutto per quanto riguarda le partite del girone di qualificazione che vedrà protagonista la Juventus. Anche se si farà sentire, pesante come non uno ma due macigni, la contemporanea assenza di Milan e Inter nella Coppa più bella del mondo. Ecco, quindi, che l’erede al trono televisivo di Re Silvio ha lanciato subito un invito che è sembrato più un ordine, da tifoso del Milan ma anche da imprenditore tv esigente e intransigente.

Buonanotte Piersilvio, ma cosa mancherà alla Champions League 2015-2016 che Premium non potrà dare ai suoio telespettatori?
«Non ho dubbi: Milan e Inter. Il mio desiderio, non solo da tifoso rossonero, è che queste due squadre tornino protagoniste fra un anno esatto. Non più tardi».

Il Milan di Mihajlovic è già in grado di ottenere questo obiettivo?
«Sicuramente il tecnico serbo è garanzia di serietà, professionalità, grande orgoglio e notevole carisma. C’è bisogno di riprogettare il Milan. Adesso basta con esperimenti e tentennamenti. Mihajlovic garantisce un impatto e una forza che sono notevoli, è molto deciso in tutti i suoi atteggiamenti».

Io ero tifoso di Ibra ancora prima che venisse al Milan la prima volta! È un attaccante eccezionale, un super-eroe in grado di fare la differenza

Quindi Mihajlovic è, finalmente, l’allenatore giusto al posto giusto?
«L’espressione del calcio è un progetto per vincere. E per ottenere questo scopo ci vuole sicuramente un allenatore così»

Sinisa ha chiesto, in dote, il ritorno di Ibrahimovic...
«Io ero tifoso di Ibra ancora prima che venisse al Milan la prima volta! È un attaccante eccezionale, un super-eroe in grado di fare la differenza»

Ma i ritorni dei Grandi (Gullit, Shevchenko, Kakà...) al Milan non sono mai stati molto fortunati
«È un dettaglio da considerare, da non sottovalutare. Ma io penso che sia anche molto importante verificare il contesto della squadra, le ambizioni dei singoli. Penso che Ibra se dovesse rivestire la maglia rossonera non deluderà affatto». Si sta prospettando una campagna-acquisti importante, ci sono nomi veri per rifare una grande squadra. «È giusto che sia così. Del resto ho rivisto accendersi negli occhi di mio padre la luce della sua passione per il Milan. È e resta l’unica garanzia di questo Milan»

L’apporto concreto e sostanzioso di Mr. Bee come va interpretato?
«Mio padre e Mr. Bee si sono trovati, incontrati sulla stessa lunghezza d’onda. Il nuovo socio ha sicuramente idee importanti per lo sviluppo del brand in una parte del mondo come il Far Est molto popolata, molto appassionata di calcio e, soprattutto, di Milan».

Silvio Berlusconi poco prima dell’avvento di Mr. Bee aveva paventato la possibilità di allestire un Milan giovane e «made in Italy». Si tratta di un’ipotesi percorribile e suggestiva?
«Io penso che nel caso di Milan e Inter se si vuole ottenere quanto prima il risultato minimo del ritorno in Champions League sia necessario creare un “mix” vincente dove non si può fare a meno dei grandi campionati, anche se è giusto tenere in considerazione l’italianità e un’età media sempre di prospettiva».

Il presidente della Juventus Andrea Agnelli è sembrato piuttosto perplesso riguardo alla valutazione, quasi 500 milioni di euro, data al 48 per cento delle azioni del Milan. Addirittura il club rossonero è valutato più di Premium (900 milioni)...
«Premesso che c’è qualcuno che è un genio... (sorride in riferimento al padre; ndi), il valore di una società di calcio dipende molto dal suo brand, da quello che rappresenta nel mondo, dalla sua storia. E quella del Milan è particolarmente gloriosa, ricca di successi e trofei. Io non ci trovo nulla di strano nella valutazione anche perchè abilmente gestito come farà Mr. Bee il marchio del Milan darà frutti importanti anche nella quotazione in borsa. Ci sono ottime prospettive su tutti i fronti».

La Famiglia Berlusconi, quindi, è ancora alla guida del Milan. Fino a quando lo sarà? Piersilvio Berlusconi si sentirebbe in grado di essrne uno degli eredi?
«Per quanto mi riguarda penso proprio di no anche perchè ho già di che occuparmi e preoccuparmi... Io penso che finchè resterà mio padre alla guida del club ci sarà la garanzia per i tifosi che la sua passione, il suo amore, la sua competenza non verranno mai a mancare».

Premium si presenta quest’anno con un’offerta pregiata soprattutto per quanto riguarda il calcio. A Piersilvio Berlusconi cosa piacerebbe vedere sui suoi canali di innovativo, che non si è mai visto durante una partita?
«Sicuramente tutti noi compresi giornalisti, produttori, registi, tecnici vogliamo fare e dare qualcosa in più. Io personalmente ho chiesto di studiare qualcosa di veramente nuovo, di inedito che possa aumentare l’appeal e il fascino delle partite». Si discute e si parla sempre molto della tecnologia in soccorso del calcio. Quanto la tv può essere d’aiuto? «Io sono sempre dell’avviso che il bello di questo sport è rappresentato ancora oggi dal dubbio, dall’incetezza, dall’interpretazione di quanto accade. Non penso sia giusto perseverare in un’azione così invasiva per renderlo perfetto ma forse un po’ meno affascinante».


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