Berlusconi ha stoppato l'acquisto di Witsel

Il retroscena dell'ultimo giorno di calciomercato rossonero racconta di un presidente del Milan molto contrariato per l'avvio di stagione della squadra
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Si dice che lo «sprint» mercantile milanista sia stato contaminato dalla grande delusione del presidente Berlusconi dopo le prove assolutamente non convincenti contro Fiorentina (0-2) ed Empoli (2-1). Sbigottito e inquieto dopo aver investito 90,5 milioni di euro (gli ultimi 3 spesi per Kucka hanno permesso di stabilire il nuovo record dell’epopea berlusconiana), il numero uno di casa Milan ha perso gran parte del suo entusiasmo e delle sue convinzioni. Anche se lo stesso Mihajlovic, ancora sabato notte dopo la sofferta vittoria sull’Empoli, a precisa domanda sulle immediate e conclusive prospettive di mercato aveva risposto sempre allo stesso modo: «Io parlo di mercato solo con la società che sa cosa deve fare». Evidentemente Silvio Berlusconi, nella lunga telefonata postpartita, ha spiegato al suo tecnico cosa invece deve fare lui: cioè disporre al meglio il centrocampo con gli elementi (10, compresi Suso e Honda) a sua disposizione. Senza bisogno di altri rinforzi e additivi. Ovviamente a partire, senza ulteriori deroghe, dal derby in programma fra due domeniche.

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