Milan, Galliani faccia a faccia con tecnico e squadra 

Primo incontro a Milanello con l'ad dopo la sconfitta col Napoli
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MILANO - Un lungo colloquio durato mezz'ora, tra l'ad del Milan Adriano Galliani e Sinisa Mihajlovic. Un confronto per testimoniare la vicinanza della società al tecnico e inviare anche il chiaro messaggio che certe prestazioni non verranno più accettate. Oggi pomeriggio a Milanello c'è stato il primo faccia a faccia, dopo il ko per 4-0 con il Napoli, tra il dirigente e l'allenatore. Finiti entrambi al centro delle critiche a causa del deludente avvio del Milan. È stata costruita una squadra che almeno per il momento non soddisfa le aspettative del presidente Berlusconi e dei tifosi. Ora serve voltare pagina, reagire e dare la scossa al gruppo rossonero.

L'INCONTRO - Galliani nel primo pomeriggio ha raggiunto il centro sportivo rossonero, subito accolto dall'allenatore serbo. I due hanno quindi iniziato a parlare camminando lungo il perimetro di Milanello per circa mezz'ora. Una fitta chiacchierata, per fare il punto della situazione di un Milan in grande difficoltà. Mihajlovic deve trovare in fretta una cura per questa squadra che ha poca qualità e poco carattere. La gara col Napoli è solo l'ultima di una serie di prestazioni non all'altezza. Anche Galliani stesso si aspettava molto di più, tanto da aver dichiarato, nell'intervista pre-partita con i partenopei, di aver costruito una rosa da primi posti in classifica. Serve una svolta sia a livello mentale, perché la squadra è sempre troppo intimorita e contratta, sia a livello tecnico.

 

CAMBIARE VERSO - Mihajlovic potrebbe quindi decidere di cambiare modulo affidandosi ad un centrocampo più folto (uno dei reparti più problematici di questo avvio) con i due esterni a dare la spinta alla coppia di attaccanti. L'idea sembra essere un 4-4-2 con Bonaventura arretrato sulla fascia sinistra. Probabile poi il ritorno di Mexes che ha recuperato dal problema fisico, la sua grinta ed esperienza farebbero comodo a Mihajlovic nonostante il feeling tra i due non sia mai sbocciato . Ipotesi che verranno valutate nei prossimi dieci giorni precedenti alla gara in trasferta contro il Torino che sarà cruciale. Un'altra brutta sconfitta difficilmente verrà accettata dal presidente Berlusconi, che è arrabbiato e deluso dall'avvio dei rossoneri. L'investimento economico di 90 milioni di euro non sta portando i frutti sperati e sul banco degli imputati c'è anche la gestione di un mercato oneroso, ma di poca qualità nei reparti nevralgici. Il patron aspetta e valuta. Mihajlovic ha ancora a disposizione qualche partita per dimostrare di poter portare la squadra ad un posto in Champions.

LA FIDUCIA DI BONAVENTURA - E i risultati sul campo inevitabilmente esprimeranno un giudizio anche sull'operato dello stesso Galliani. Per il tecnico il lavoro più difficile inizia adesso perché dovrà dimostrare al club di avere le qualità per superare il delicato momento. Oggi ha cominciato a preparare la sfida con i granata, ma all'appello mancano ben undici giocatori convocati dalle rispettive nazionali, l'ultimo Bonaventura visto il forfait di Insigne. E dal centrocampista rossonero arrivano parole di stima e fiducia nei confronti del tecnico che alleggeriscono anche la pressione sull'allenatore: "Le responsabilità sono di tutti, ma penso che ci siano tutte le carte in regola per uscire da questa situazione e fare punti già dalla prossima partita. Mihajlovic è con noi e noi siamo con lui, è l'allenatore giusto e dobbiamo fare di più". Mihajlovic inizierà la cura con il gruppo a disposizione, già nell'amichevole di domani contro il Monza, gara in cui potrebbe tornare a vestire la maglia rossonera anche Boateng. Non ci sarà, invece, Balotelli ancora alle prese con il fastidio alla zona inguinale. Ma la sfida che conta è quella contro i granata di domenica, un primo fondamentale esame all'ottava giornata di campionato.


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