Berlusconi 30: «Non si parla mai del mio Milan, eppure sono 18 anni che faccio le formazioni...»

Il 10 febbraio del 1986 il Cavaliere rilevava il club rossonero: da Liedholm a Sacchi, da Capello ad Ancelotti, ecco la storia di una presidenza in 15 frasi celebri
Berlusconi 30: «Non si parla mai del mio Milan, eppure sono 18 anni che faccio le formazioni...»
Pasquale Campopiano
7 min

MILANO - «Si parla del Milan di Sacchi, di Zaccheroni e di Ancelotti e non si parla mai del Milan di Berlusconi. Eppure sono io che da 18 anni faccio le formazioni». Buon compleanno Silvio, altri trent'anni di questo Milan. Era il 10 febbraio del 1986, quel giovane imprenditore milanese comprò il Diavolo e vendette l'anima al calcio.

30 E LODE - Trenta e lode, Silvio. In quest'arco di tempo la bacheca rossonera si è arricchita con 8 scudetti, una Coppa Italia, 6 Supercoppe italiane e, a livello internazionale, con 5 fra Coppe campioni e Champions League, 5 Supercoppe europee, 3 tra Coppe intercontinentali e 3 Mondiali per club. Da Liedholm a Sacchi, da Capello ad Ancelotti, il Cavaliere ha riscritto la storia del calcio degli ultimi anni, non solo quella rossonera.  Si racconta che Marco Van Basten venne al Milan perché Berlusconi, dopo averlo visto trenta secondi di videocassetta, disse: «Ok, basta così, questo è un fenomeno». Silvio e il Milan, una storia tutta da raccontare, attraverso le sue frasi più celebri, da quella volta in cui disse a Papa Giovanni Paolo II «Santità, lei assomiglia un po' al mio Milan» ai quattro propositi per una campagna elettorale perfetta: «Faccio quattro promesse ai tifosi: la prima è Silvio non mollare, la seconda è Silvio manda a casa Prodi, la terza è Silvio salvaci dai comunisti e la quarta è Silvio compraci Ronaldinho». Ne abbiamo scelte 15, 15 frasi celebri, la Silvio Berlusconi story in rossonero:

1) BERLUSCONI E IL MILAN
«Il Milan? È un affare di cuore, costoso, ma anche le belle donne costano». (1986)

2) IL BERLUSCONI TIFOSO
«[Alla domanda su "chi glielo avesse fatto fare" di acquistare il Milan] Come, chi me lo ha fatto fare? Sono milanista, sono tifoso, non sono mica una bestia diversa dagli altri solo perché mi chiamo Berlusconi... Non c'è solo il Berlusconi dipinto sui giornali... Io sono uno che ai fatti di cuore ci tiene, mi potrei definire un sentimentale che agisce con razionalità. Nel calcio sarò e agirò come il Berlusconi della Tv, non sarò diverso». (citato in Milan, un bel prodotto, la Repubblica, 18 febbraio 1986)

3) IL PRIMO SCUDETTO
«Grazie a tutti, siamo orgogliosi di avere dei giovani che credono ancora nei sogni» (San Siro, giugno 1987, discorso ai tifosi dopo la vittoria del primo scudetto)

4) SACRALITA'
«Tutte le cose di cui mi occupo sono profane; ma il Milan è sacro». (citato in Ma come sono seri questi fantasmi, la Repubblica, 27 luglio 1988)

5) SUCCESSO E BARESI
«Io il successo me lo sono meritato, come Franco Baresi che si è fatto i suoi miliardi giocando da grande difensore»(7 aprile 1994)

6) PIZZA, MAFIA  E MILAN
«Speriamo di aver confezionato una squadra capace di produrre spettacolo perché abbiamo precisi doveri verso i nostri tifosi e verso il resto del mondo, dove siamo la realtà italiana più conosciuta dopo la mafia e la pizza». (Parola d'ordine, Milan spettacolo, Corriere della Sera, 21 luglio 1995)

7) DAL PAPA
«Santità, mi lasci dire che lei assomiglia un po’ al mio Milan: tutti e due andiamo spesso in trasferta a portare nel mondo un’idea vincente. Che è l’idea di Dio». (Silvio Berlusconi a Papa Giovanni Paolo II, 1998)

8) PROF. SILVIO
«Ho insegnato al Milan come si gioca al calcio». (ANSA, 23 marzo 2001)

9) MISTER BERLUSCONI
«Si parla del Milan di Sacchi, di Zaccheroni e di Ancelotti e non si parla mai del Milan di Berlusconi. Eppure sono io che da 18 anni faccio le formazioni, detto le regole e compero i giocatori [...] Sembra che io non esista». (dall'inaugurazione del nuovo padiglione dell'ospedale S. Matteo a Pavia; citato in Berlusconi si prenota al governo "Tra tre anni ancora premier", la Repubblica, 16 marzo 2004)

10) PADRONI DEL GIUOCO
«Ho ordinato ai miei giocatori di scendere in campo per essere padroni del campo e del giuoco». (2005)

11) ADDIO SHEVA
«L’addio di Shevchenko? Non è stato voluto da noi né è stato causato dalla volontà del giocatore: lui ha dovuto subire i desideri della moglie. E si sa che spesso le mogli sono dei kapò a cui non si può dire di no»(14/12/2006)

12) CAPUT MUNDI
«Ventuno anni fa, quando prendemmo il Milan sull'orlo del fallimento, ci prefissammo un obiettivo: portare la squadra ai vertici in Italia, in Europa e nel mondo. Ebbene, ci siamo riusciti!» (2007)

13) ARBITRI COMUNISTI
«A Cesena il Milan ci ha dato dei dolori, ma non ha giocato male. Il problema è che io ho visto tre gol in cui non c'erano fuorigiuochi; è che spesso il Milan si imbatte in arbitri di sinistra». (settembre 2010).

14) CHE PIRLATA
«Pirlo è una ferita ancora aperta, nel mio cuore ed in quello di tutti i rossoneri. Nell'ultimo anno non era in sintonia con l'ambiente di Milanello e con l'allenatore: non era nostra volontà cederlo». (gennaio 2013)

15) LA MELA MARCIA
«Balotelli? Se metti una mela marcia nello spogliatoio può infettare tutti gli altri. Io ho avuto modo di dare un giudizio sulla persona Balotelli, non accetterai mai che facesse parte dello spogliatoio del Milan». (gennaio 2013)

 

 

 

 

 


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