Serie A Mihajlovic: «Mantengo palle e parola: non lascio il Milan»

Il tecnico: «Mi dispiace che basti una sconfitta negli ultimi due mesi per cambiare tutto e per tornare a parlare del mio futuro»
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MILANO - "E' giusto dire le cose come stanno. Io ci tengo a precisare che ieri non ho mai parlato con nessuno. Ho un contratto con il Milan e penso si stiano costruendo le basi per i futuri successi, di cui vorrei fortemente farne parte e raggiungerli con il Milan". Il tecnico del Milan, Mihajlovic, ai microfoni di Milan Channel, smentisce le voci di un suo addio a fine stagione: "Mi dispiace che basti una sconfitta negli ultimi due mesi per cambiare tutto e per tornare a parlare del mio futuro. Si passa da un estremo all'altro, ma io la squadra siamo concentrati sul Chievo Verona e sulla finale di Coppa Italia. Queste sono voci prive di fondamento".

MILAN TRA DI FRANCESCO E DONADONI

A TESTA ALTA - "Dove si sta meglio che al Milan? Poi ci possono essere problemi, ma questo succede dappertutto". Il tecnico ribadisce la propria linea: si va avanti con il lavoro e nonè certo un ko che può modificare quanto fatto di buono: "Sono molto contento e non finirò mai di ringraziare il Presidente e Galliani per quest'opportunità e per sedere sulla panchina del Milan. Vado avanti a testa alta, con convinzione ed orgoglio sul mio lavoro. Dispiace che basti una sconfitta in due mesi per riaprire certe questioni sul mio futuro. Sono abituato".

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VERSO IL CHIEVO - Mihajlovic ha un solo pensieri: la gara con il Chievo per tornare a carburare: "Io in questo mondo ho solo due cose: le palle e la parola e le ho sempre mantenute entrambe. Sono concentrato sul Milan e sulla gara contro il Chievo. Pensiamo gara dopo gara. Domenica è una sconfitta che brucia, ma non dobbiamo dimenticarci quanto fatto di buono fino ad oggi. Dobbiamo riprenderci subito. Non mi interessa cosa dicono gli altri. Mancano 10 giornate e pensiamo gara dopo gara. Non sono abituato a guardare nel giardino altrui, bensì guardo il mio. Non sono state due notti facili, ed ho dormito poco dopo Reggio Emilia, ma è normale. Qualche problema in avanti c'è, ma riusciremo a trovare una via d'uscita, abbiamo una settimana per preparare la gara con il Chievo. Un'idea c'è. Vediamo se la riusciamo a mettere in pratica. Andiamo da un eccesso all'altro, ma questo è il calcio in Italia. Mihajlovic è prima un uomo e poi un allenatore. Si può discutere il secondo, ma non il primo".

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