Milan, Montella: «A Napoli gara delicatissima»

Il tecnico rossonero: «Sono molto contento che Romagnoli resti con noi»
MONTELLA (all.) 8 Ha confermato di essere l’unica garanzia di questo Milan senza società e con molte incertezze. Reclama un finale di mercato più concreto. Lo merita.© ANSA
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MILANO - È solo la seconda giornata di campionato, ma la trasferta contro il Napoli è "importantissima e delicatissima per le ambizioni e la dimensione" del Milan. Ne è sicuro l'allenatore rossonero Vincenzo Montella, che domani al San Paolo baderà "più alla prestazione che al risultato per valutare a che punto siamo", chiedendo alla propria squadra "coraggio, personalità, sicurezza e il temperamento necessario". "Il Napoli può competere per lo scudetto, ha perso Higuain ma si è rinforzato negli altri reparti. Porta avanti un'idea di calcio, da anni e sotto questo punto di vista è più avanti", ha notato Montella, che non fa proclami dopo il successo al debutto contro il Torino: "Non mi piace nascondermi, sono schietto anche con i ragazzi. Il Milan l'anno scorso dopo grandissime prestazioni e ha avuto forti cali di tensione. Abbiamo ricevuto anche troppi complimenti, dobbiamo ancora fare molto".

IL MERCATO - Vincenzo Montella è "molto contento che il Milan abbia ritenuto Romagnoli insostituibile", rifiutando l'offerta del Chelsea. Secondo l'allenatore rossonero, il difensore "può crescere, è italiano, e questo non è poco in prospettiva per le liste Uefa. Mi auguro - ha aggiunto alla vigilia della trasferta con il Napoli - che Alessio sia sereno e non si faccia distrarre dagli ultimi giorni di mercato". Intanto la ricerca di un regista davanti alla difesa ha portato in rossonero Mario Pasalic. "Ma non potevo andare via prima?", ha scherzato Montella, di fronte a una domanda sul centrocampista croato con cui si è conclusa la conferenza stampa -. Ha grandissime prospettive, per anni è stato quasi un crack, lo può ancora diventare. Ha caratteristiche offensive e tecnica importante. Non ha mai giocato davanti alla difesa, sarebbe da costruire in quel ruolo. Vediamo quanto tempo ci vorrà. L'allenatore a volte ha una visione più ristretta nel capire il ruolo di un calciatore, e tante volte si sbaglia".

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