Milan ai cinesi, le autorizzzazioni arriveranno. Sino Europe: "I nomi degli investitori al closing"

Ieri l'interrogazione al comune di Milano della Commissione Antimafia sulle proprietà delle due squadre milanesi. Il fondo orientale rassicura: "Tutto sarà fatto nel rispetto delle leggi"
Milan ai cinesi, le autorizzzazioni arriveranno. Sino Europe: "I nomi degli investitori al closing"© Getty Images
Pasquale Campopiano
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ROMA - "Vogliamo sapere chi sono titolari effettivi delle realtà imprendtoriali e finanziarie che hanno investito in Milan e Inter". Firmato David Gentili, esponente del PD, ma soprattutto presidente della Commissione Antimafia del comune di Milano. Il consigliere comunale, ieri pomeriggio, durante un convegno sul tema del riciclaggio di denaro organizzato da Transparency e Kroll, ha suonato il campanello d'allarme sulle due milanesi. Per la verità ha suonato più a quello di Casa Milan, data la grande segretezza dell'operazione di acquisizione da Fininvest che sta concludendo il fondo cinese Sino Europe.

L'arringa del consigliere comunale ha fatto il giro del mondo, rilanciata dalla Reuters e ripresa dai principali siti stranieri, scatenando la reazione dei tifosi sui social, divisi da perplessità e paura. La risposta della Sino Europe non si è fatta attendere. Il fondo cinese di private equity che sta comprando il Milan ha affidato ad un comunicato lo stato delle cose: "In riferimento alle dichiarazioni riguardanti AC Milan rilasciate dal presidente della Commissione Antimafia del Comune di Milano David Gentili, SES sottolinea che ad oggi e fino al closing, AC Milan è di proprietà di Fininvest. Inoltre, SES conferma che ogni passo verso il closing è intrapreso nel pieno rispetto della legislazione italiana e, coerentemente con tale approccio, al closing SES rispetterà ogni aspetto della normativa vigente relativamente alla sua partecipazione in AC Milan, incluso qualsiasi obbligo di comunicazione dell'elenco dei suoi azionisti".

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AUTORIZZAZIONI E CLOSING - L'infinita spy story sull'acquisizione del Milan, dunque, sta imboccando il rettilineo finale, con i nomi degli investitori che saranno svelati all'ultimo atto di questa intricata vicenda. Nelle ultime ore sono anche circolate voci di ritardi in parte burocratici e in parte istituzionali sulle autorizzazioni necessarie dalla Cina per l'arrivo in Europa dei 420 milioni necessari per la finalizzazione dell'acquisto. Cosa che sarà stata anche argomento di discussione ieri sera nel vertice in Sardegna tra Renzi e il presidente della Repubblica Popolare Xi Jinping, al quale il capo del Governo ha anche regalato le maglie di Milan e Inter alla vigilia di un derby sempre più made in China.

Fatto sta che nel contratto preliminare firmato lo scorso 5 agosto a Villa Certosa, quello che impegna i cinesi e Fininvest alla firma del closing che avverrà il 2 o il 13 dicembre in una delle due assemblee convocate dal cda del Milan (oggi la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale), c'è una clausola che inquadra come "condizioni sospensive" le autorizzazioni dalla Cina e in Italia. Tradotto, senza i pareri favorevoli del governo cinese, della nostra Antitrust e della Lega e della Figc (entro 30 giorni dal closing), la cessione del Diavolo non sarebbe possibile. Essendo il closing già stato fissato per una delle due date citate, Fininvest e Sino Europe sono tranquille: le autorizzazioni necessarie stanno arrivando.

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