Milan, Montella: «Non so cosa succederà, ma la vittoria è per Berlusconi»

Il tecnico fa festa dopo il 2-1 alla Fiorentina: «Orgogliosi, siamo in corsa per l'Europa. Una chiamata dal presidente? Io ho sempre il telefono acceso»
Milan, Montella: «Non so cosa succederà, ma la vittoria è per Berlusconi»© AP
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MILANO - «È una vittoria che vogliamo dedicare al presidente Berlusconi. Io e la squadra ci tenevamo a dedicare a lui e al dottor Galliani questo successo». Così il tecnico del Milan, Vincenzo Montella, saluta a Sky l'imminente passaggio di proprietà del club rossonero. «Non sappiamo se questa sia stata o meno l'ultima partita del Milan dell'era Berlusconi a San Siro ma ci tenevano a dedicargliela, per aver reso grande e vincente il Milan nel mondo».

«CLUB PIU' VINCENTE» - «Siamo contenti di aver fatto questo piccolo regalo - aggiunge Montella a Premium - Galliani viene sempre prima delle partite e dopo, era sereno e si è complimentato con noi. Il calcio mondiale deve tanto a Berlusconi, alle sue idee e al suo management. Il Milan probabilmente è la squadra italiana più conosciuta nel mondo, è quella più vincente nel mondo, non posso sapere cosa succederà ma possiamo solo dire grazie a Berlusconi e alla sua storia. Se mi aspetto una sua chiamata? Io ho sempre il telefono acceso anche se oggi ha avuto un black out prima della gara. Per me è sempre un piacere parlare con il presidente».

LA VITTORIA - Poi due battute sulla partita: «Questa è una grande vittoria contro una squadra forte che ci ha fatto soffrire. Senza contare il possesso palla penso sia stata una vittoria meritata per le occasioni create. Hanno tenuto la palla per il 70% nel secondo tempo ma non ricordo tiri in porta. Noi abbiamo deciso di stare dietro e cercare di ripartire in contropiede anche se non ci siamo riusciti. È una vittoria che ci riempie d'orgoglio perché ci lascia in scia per l'Europa. Con le dirette concorrenti per l'Europa per il momento non abbiamo mai perso, il cammino è ancora lungo e dovremo soffrire ancora. Non voglio alibi e non voglio rifugiarmi in scuse ma abbiamo 5 nazionali italiani fuori per infortuni, quindi questo dà ancora più meriti ai ragazzi scesi in campo in questo match. Forse psicologicamente la squadra ha subito il ricordo delle sconfitte immeritate contro Udinese e Samp ma questa vittoria vale di più perché era uno scontro diretto».


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