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MILANO - Il conto alla rovescia è già scattato da tempo. Ma adesso il giorno del closing è davvero ad un passo. L'appuntamento, infatti, dopo aver accantonato il 1°, è per venerdì 3 marzo, vale a dire tra soli 9 giorni. La macchina organizzativa è stata avviata in anticipo e una serie di tappe scandiranno l'ultimo sprint. Ad ogni modo, in questi giorni, proseguiranno ancora incontri, riunioni o semplici contatti tra legali e consulenti coinvolti nell'operazione. Alla fine della settimana, invece, o al più tardi all'inizio della prossima, Sino Europe comunicherà a Fininvest la lista definitiva degli investitori (non più di 5-6 tra cui Huarong International Financial Holdings e Haixia Capital) e le rispettive quote. Verrà illustrata anche la composizione del nuovo CdA, che dovrebbe essere costituito da un numero uguale (probabilmente 4) di consiglieri italiani, figure di spicco di provata fede rossonera, e di consiglieri cinesi, evidentemente rappresentanti dei nuovi proprietari. Certa la presenza nel board di Yonghong Li, numero uno di Ses, che, qualora Berlusconi dovesse confermare l'intenzione di rinunciare alla sua carica onoraria, sarà il nuovo presidente del Milan. Straconfermato pure il ruolo di amministratore delegato per Fassone.
ECCO IL DENARO - Il 1° marzo (ecco il motivo per cui l'Assemblea dei soci del club si terrà nella seconda convocazione e non nella prima), finalmente, la stessa Fininvest avrà la “visibilità” del denaro necessario per chiudere l'operazione. Per “visibilità” si intende che l'intera cifra, vale a dire 420 milioni di euro, divisi tra i 320 destinati alla holding di Berlusconi e i 100 da versare nelle casse del Milan, sarà disponibile sul conto di Rossoneri Hong Kong e da lì verranno traferiti direttamente in Italia. Nelle ultime, ore, infatti è stata eliminata la tappa intermedia in Lussemburgo.
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