Milan, presentato Bonucci: «Grazie a Kessié per la 19»

Presentazione in Cina con tanto di firma sul contratto (e diretta su Weibo) per il nuovo difensore del Milan. Assieme a lui l'ad Fassone e il ds Mirabelli.
Milan, presentato Bonucci: «Grazie a Kessié per la 19»© LaPresse
Andrea Ramazzotti
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INVIATO A SHENZHEN - Leonardo Bonucci è stato ufficialmente presentato dopo pranzo a Shenzhen, all’alba italiana, dall’ad Fassone e dall’dr Mirabelli. Ufficializzato anche il suo numero di maglia: sarà il 19. «È stato creata un qualcosa che va oltre quello che è la realtà - ha iniziato l’ex juventino -. Io sono entrato in punta di piedi nello spogliatoio e ieri con Franck (Kessié, ndr) ci siamo accordati. Lo ringrazio perché è un ragazzo sensibile e intelligente. Mi ha lasciato il 19 che per me è un numero importante. Ora andiamo insieme verso un unico obiettivo, arrivare a quell’impossibile che tutti vogliono. Continuare la mia strada con questo numero, un numero sul quale ho fatto affidamento nei momenti difficili della mia carriera e della mia vita personale, per me è importante». Anche l’ad Fassone ha ringraziato Kessie: «È stato molto bravo e lo ringraziamo come società. Ha dimostrato che siamo una squadra unita».

IL SORRISO DI LEO - Bonucci ha sorriso con la sua nuova maglia rossonera: «L’arrivo a Milano e le parole di sostegno che mi hanno dato i tifosi del Milan mi hanno dato entusiasmo. La società ha fatto grandi investimenti sul mercato grazie all’occhio lungo di Fassone e Mirabelli. Adesso sta a noi aumentare l’entusiasmo della gente con le vittorie. Sui miei social ho scritto “Uniti si può vincere” perché la forza della squadra è grande. Speriamo di far indossare di nuovo al Milan l’abito importante che questo club merita».

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GIOIA FASSONE - L’ad, che ha firmato il contratto in diretta su Weibo per la Cina, è stato chiaro: «Per Leo - ha detto Fassone - non servono presentazioni: è uno straordinario rinforzo che abbiamo voluto. È stata un’idea quasi impossibile, difficile da realizzare, che si è concretizzata grazie ad alcune chiacchierate fatte da Mirabelli. Già nella prima telefonata Bonucci mi ha detto che “niente è impossibile da realizzare” e da quel momento tutto è andato molto molto velocemente fino all’accordo. Viene a completare questo puzzle di acquisti che Mirabelli ha voluto fin dall’inizio. Quell’idea che avevamo di creare un mix di giocatori giovani di prospettiva e di elementi esperti, leader che possano aiutare gli altri, è sempre più vicina». Mirabelli, seduto al tavolo accanto al giocatore e a Fassone, ha chiuso: «Da oggi il nostro slogan deve essere “Nulla è impossibile”. Sappiamo che abbiamo costruito bene questa squadra e ora avrà bisogno del suo tempo, ma andiamo avanti tutti con questo motto».


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