Montella: «Pochi giocano bene come il Milan, c'è aria di svolta»

Alla vigilia della delicata trasferta sul campo del Chievo il tecnico parla del suo momento difficile e della crisi della squadra: «Non mi disturba leggere di altri allenatori. E i ragazzi mi seguono. Bonucci? So da dove escono certi spifferi»
Montella: «Pochi giocano bene come il Milan, c'è aria di svolta»© ANSA

MILANO - Sta vivendo il momento più difficile della sua cerriera di allenatore ma Vincenzo Montella non molla, convinto che il suo Milan uscirà dalla crisi e inizierà a correre: «Francamente non mi disturba leggere di altri allenatori - ha detto il tecnico alla vigilia della straferta in casa del Chievo -, mediaticamente è abbastanza comprensibile. Mi sento presente, motivato, posso ancora incidere e vedo che la squadra è lì per esplodere. Fa parte del mio mestiere gestire momenti positivi e negativi. Ora è un momento negativo per la classifica e i risultati, ma analizzando le ultime tre partite non vedo squadre che giocano molto meglio di noi. Bisogna riprendersi con veemenza quello che abbiamo lasciato per strada, a cominciare da domani contro il Chievo».

L'aeroplanino sembra dunque volare alto, senzapreoccuparsi delle nubi all'orizzonte: «Francamente non mi disturba leggere di altri allenatori, mediaticamente è abbastanza comprensibile. Mi sento presente, motivato, posso ancora incidere, e vedo che la squadra è lì per esplodere».


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BONUCCI E GLI "SPIFFERI" DELLO SPOGLIATOIO
Si torna poi sull'espulsione di Bonucci contro il Genoa e sulle parole dell'ex motivatore dell'azzurro, che ha consigliato al suo vecchio assistito di lasciare la fascia da capitano: «Leggo molto ciò che scrivete, e vi assicuro che Bonucci non ha mai detto che avrebbe fatto un passo indietro sulla fascia. Sono discorsi fatti per disturbare e che provengono da qualche parte e so da dove vengono certi spifferi. A rivederla bene comunque il rosso è stato giusto ma poco dopo l' espulsione di Bonucci c'è stato lo stesso intervento di Rosi su Borini, che però non si è buttato a terra né è rimasto ferito. Se nel derby ti danno un rigore di quel tipo poi e dopo una settimana viene giudicata in maniera diversa la stessa azione su Bonaventura, va accettato il mio disappunto».

Un disappunto che non era stato presobene da Nicchi«Nicchi? Si arrabbia sempre, non si può essere permalosi. In quelle decisioni sono volati via tre punti. Dobbiamo migliorare anche noi ma concedetemi un piccolo passaggio di quel tipo lì. Se questi episodi fossero stati giudicati diversamente, magari gli altri allenatori si sarebbero arrabbiati e io avrei avuto tre punti in più».


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IL CHIEVO
Si parla poi anche del Chievo prossimo avversario: «Quella veneta è una squadra solida, esperta e fastidiosa - ha spiegato Montella - Non perde dal 9 settembre, e questo non è un caso. Mi aspetto una partita dai toni agonistici molto accesi, andrà affrontata con intelligenza. Con che modulo giocheremo? Non credo nei sistemi di gioco statici, ma posso confermare che giocheremo 3-4-2-1 o 3-4-1-2».

Infine una considerazione sulla classifica, deficitaria rispetto alle attese: «Generalmente chi gioca i preliminari di Europa League o di Champions League ad inizio campionato fa più fatica di altri. Al momento non vedo il motivo di guardare la classifica, preferisco soffermarmi sui progressi della squadra. In questo momento ci sta mancando l'ultimo step per fare ancora meglio»


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MILANO - Sta vivendo il momento più difficile della sua cerriera di allenatore ma Vincenzo Montella non molla, convinto che il suo Milan uscirà dalla crisi e inizierà a correre: «Francamente non mi disturba leggere di altri allenatori - ha detto il tecnico alla vigilia della straferta in casa del Chievo -, mediaticamente è abbastanza comprensibile. Mi sento presente, motivato, posso ancora incidere e vedo che la squadra è lì per esplodere. Fa parte del mio mestiere gestire momenti positivi e negativi. Ora è un momento negativo per la classifica e i risultati, ma analizzando le ultime tre partite non vedo squadre che giocano molto meglio di noi. Bisogna riprendersi con veemenza quello che abbiamo lasciato per strada, a cominciare da domani contro il Chievo».

L'aeroplanino sembra dunque volare alto, senzapreoccuparsi delle nubi all'orizzonte: «Francamente non mi disturba leggere di altri allenatori, mediaticamente è abbastanza comprensibile. Mi sento presente, motivato, posso ancora incidere, e vedo che la squadra è lì per esplodere».


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