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ROMA - Doveva essere la sua partita. A fine luglio, quando era stato compilato il calendario della serie A, infatti, Bonucci aspettava solo di appuntarsi quando avrebbe affrontato la Juventus. Così, la data del 28 ottobre, sulla sua agenda, era segnata con un circoletto, come quelle speciali, da ricordare e per cui prepararsi. Invece, il destino gli ha voluto togliere l’occasione. Se ne riparlerà al ritorno, ovvero il prossimo 31 marzo e non sarà la stessa cosa: quel giorno, infatti, Bonucci non avrà San Siro dalla sua parte, ma si troverà un muro di tifosi bianconeri che lo fischieranno incessantemente. Non che sia tipo da farsi condizionare, ma ora il suo stadio è un altro. E anche le condizioni potrebbero essere differenti, visto che il Milan si gioca parecchie delle sue chance di rientrare nella corsa Champions. [...]
LEONE IN GABBIA - Leo si accomoderà in tribuna. Come, del resto, ha già fatto mercoledì a Verona. Evidentemente con tante emozioni a girargli in testa e nel cuore. Dalla voglia di essere in campo, al desiderio di dare il proprio contributo, fino allo stimolo di dimostrare tutto il suo valore alla squadra con cui ha vinto tanto, ma con la quale, poi, si è rotto qualcosa, tanto da spingerlo a fare le valigie. Quello, però, resta il suo passato, e conta solo il presente, ovvero il Milan. Bonucci ha già scelto come vedrà la partita: in mezzo agli amici, ma soprattutto nei box di fianco alla panchina. Così si sentirà più vicino ai suoi compagni e, nel caso, riuscirà anche a farsi sentire, perché la distanza sarà davvero ridottissima. In questo modo giocherà la sua personale partita, fatta di nervi e tensioni. Se poi il Milan riuscirà a vincere, sarà il primo a festeggiare ed esultare.