Pagina 3 | Milan, da Biglia a Kalinic: ecco la flop ten del Diavolo

MILANO - Si dice che sognare costa poco o nulla. Qui al Milan non è così. Dopo aver speso 236 milioni nella sessione estiva mercantile, non solo i sogni rossoneri non si sono realizzati, ma si sono trasformati addirittura in un incubo. Infatti l’ad Fassone e il direttore sportivo Mirabelli in estate avevano accontentato tutte le richieste di Vincenzo Montella. Che aveva dato un bel “10” finale alla pagella mercantile con gli undici acquisti, incluso il fratello di Gigio Donnarumma (praticamente una squadra intera...) messi a segno dalla dirigenza di Casa Milan. Omai in prossimità della fine del girone di andata, oltre a non vedersi i risultati in classifica, bisogna registrare anche la netta svalutazione del valore di gran parte dei nuovi arrivati. [...] Ecco i dieci flop della campagna acquisti milanista, almeno finora:

1) BIGLIA
20 milioni, ingaggio da 3.5 milioni 
L’ex Lazio rappresenta sicuramente la più grossa delusione del mercato estivo. Soprattutto nel rapporto qualità-rendimento-prezzo. [...] Inizialmente ha stretto i denti, cercando di mascherare per quanto possibile qualche acciacco che poi, però, è diventato insostenibile con il trascorrere del tempo. Il suo recupero, dopo varie ricadute, è ancora in corso e non sembra più indispensabile da quando Montolivo è tornato a rendere sui suoi antichi livelli.


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2) BONUCCI
42 milioni, ingaggio da 7.5 milioni
L’acquisto più costoso, l’ingaggio più ricco. L’ex-Juve è stato insignito della fascia di capitano. Non si è mai tirato indietro accettando il ruolo di leader ma non ha ancora trasmesso ai nuovi compagni lo stesso carisma che ha avuto nei 6 anni (e altrettanti scudetti) bianconeri. 


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3) BORINI
7 milioni, ingaggio da 2.5 milioni
Era stato considerato dalla critica il “brutto anatroccolo” di un mercato... fiabesco. Eppure l’ex Roma è stato a lungo uno dei milanisti più redditizi per quello che era costato e per la stima, un po’ in ribasso, accumulata nella lunga esperienza in Premier League. Sempre come esterno (destro o sinistro), l’unico ruolo che non ha sperimentato è quello di Suso. Il notevole chilometraggio sta influendo sul suo rendimento.


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4) ÇALHANOGLU
24 milioni, ingaggio da 2.5 milioni
Il direttore dell’area sportiva Mirabelli aveva puntato forte sul turco, reduce da una squalifica di 4 mesi per una irregolarità amministrativa. Çalhanoglu ha subito messo in difficoltà Montella, che, in realtà, non è mai riuscito a sfruttarlo nel suo ruolo ideale. Infatti, a differenza di un anno fa, il Milan, sia quello di Montella sia quello di Gattuso, non prevede il trequartista.


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5) CONTI
24 milioni, ingaggio da 2 milioni
L’ex Atalanta era partito molto bene su tutti i fronti, come esterno destro sulla linea mediana nel 3-5-2. Il 15 settembre si è rotto il crociato in allenamento. Montella lo sostituisce in vari modi: Abate, Calabria, Borini... Dopo la lunga convalescenza ha già iniziato a correre a Milanello. Si potrebbe rivedere in campo verso fine gennaio. 


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6) KALINIC
25 milioni, ingaggio da 3.5 milioni
Vincenzo Montella aveva individuato in Nikola Kalinic il terminale offensivo più adeguato per il suo Milan. La trattativa per strapparlo alla Fiorentina, che due anni prima l’aveva pagato solo 5 milioni di euro, è stata estenuante e costosissima. Kalinic si è presentato a Milanello dopo un lungo braccio di ferro. Durante il quale si è allenato con poca continuità. Un problema che si è manifestato nelle prime partite. Ma il trascorrere del tempo non ha certo migliorato la situazione. 


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7) KESSIE
28 milioni, ingaggio da 2.2 milioni
Il potente ivoriano doveva essere il nuovo Desailly. Rino Gattuso appena arrivato a Milanello da subentrante allenatore rossonero non aveva dubbi nell’identificarsi in lui. In realtà l’ex Atalanta dà sempre di più la sensazione di essere un gigante dai piedi di argilla. Rispetto al periodo di Bergamo ha perso grip, grinta e voglia.


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8) MUSACCHIO
15 milioni, ingaggio da 2 milioni
Doveva essere già nell’estate 2016 il primo acquisto dell’era Montella, che l’aveva indicato sulla lista consegnata a Nicola Gangikoff il quale guidava, prima di Fassone, la cordata dei nuovi proprietari cinesi. Collaudato più volte nella difesa a tre come terzo a destra, ma non ha dato le dovute garanzie. Nell’ultima fase della sua gestione il predecessore di Gattuso ha preferito Zapata all’argentino.


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9) RODRIGUEZ
18 milioni, ingaggio da 2.1 milioni
Ha preso il posto di Guglielmo Tell nella top-ten degli eroi della storia della Svizzera dopo essere stato decisivo in entrambe le partite del play-off per Russia 2018. Montella l’aveva contrapposto a Conti nella “manita” di centrocampo. [...] Con la difesa a quattro, Rodriguez è stato retrocesso in una posizione in cui fa più fatica.


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10) ANDRE' SILVA
38 milioni, ingaggio da 2 milioni
La “benedizione” del connazionale Cristiano Ronaldo («Sarà lui il mio erede») non è stata di buon auspicio per l’attaccante portoghese che il Milan ha scelto dopo aver sondato, a lungo, piste decisamente più importanti (Benzema, Aubameyang, Belotti...). L’ex-Porto, capocannoniere in Europa League con 8 reti, non è ancora riuscito a segnare in Serie A. 


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3) BORINI
7 milioni, ingaggio da 2.5 milioni
Era stato considerato dalla critica il “brutto anatroccolo” di un mercato... fiabesco. Eppure l’ex Roma è stato a lungo uno dei milanisti più redditizi per quello che era costato e per la stima, un po’ in ribasso, accumulata nella lunga esperienza in Premier League. Sempre come esterno (destro o sinistro), l’unico ruolo che non ha sperimentato è quello di Suso. Il notevole chilometraggio sta influendo sul suo rendimento.


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