Bonucci: «Champions? Ci crediamo: Gattuso come Conte...»

Il capitano del Milan parla dell'ottimo momento che sta vivendo la sua squadra: «Finché la matematica lo consente, possiamo giocarcela con tutti»
Bonucci: «Champions? Ci crediamo: Gattuso come Conte...»© LAPRESSE
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ROMA - «Vincere aiuta a vincere, ma come ha detto bene il mister bisogna tenere i piedi per terra. Il passato è passato, ora dobbiamo guardare avanti con la convinzione di essere una squadra che può giocarsela con tutti». Così Leonardo Bonucci ai microfoni di Sky Sport 24 sul momento di un Milan che sta rimontando posizioni in campionato, che ieri ha conquistato la finale di Coppa Italia e che può tornare a credere nella qualificazione alla Champions: «Ci credo sì, è un obiettivo, questa squadra ha le carte in regola per centrare quello che era uno degli obiettivi di inizio anno», spiega Bonucci che si rende conto che quella rossonera sarebbe una rimonta clamorosa. «Ho sempre creduto nell'impossibile, ho sempre lottato e lavorato per arrivare a grandi obiettivi e sia a livello personale che collettivo, con la mia ex squadra, ho raggiunto risultati importanti attraverso il lavoro e il sacrificio anche quando qualcuno ci dava spacciati a ottobre - dice l'ex centrale della Juventus -. Io crederò nella Champions finché la matematica non ci condannerà».

GATTUSISMO - Il difensore rossonero elogia il lavoro del suo allenatore: «Ho sempre avuto fiducia in questo progetto e in mister Gattuso che nonostante la poca esperienza e la giovane età ha dimostrato di avere grande carattere, di saper fare giocare bene la squadra. La dote che mi ha stupito più di ogni cosa di Gattuso è il suo saper trasmettere la fame e la cattiveria che aveva da giocatore e che ha anche da allenatore. Ha fatto sentire importanti tutti dal primo all'ultimo e questo credo sia il segreto. Per il carisma, la determinazione e la ferocia che trasmette alla squadra mi ricorda Conte».

MILANO, SCELTA GIUSTA? - Il capitano rossonero ammette che c'è stato un momento in cui ha pensato che forse la scelta Milan non era stata quella giusta: «Sinceramente sì, è stato il momento in cui le prestazioni non coincidevano con il vero Bonucci, questo perché la testa muove tanto se non tutto, poi mi sono ripreso, ho lavorato, ho pensato di più a me stesso, ad aumentare la fiducia in me, perché sapevo che non potevo cambiare in tre mesi quello che avevo fatto negli anni passati, mi sono messo a lavorare con forza interiore, a credere nella scelta che avevo fatto e ora sono super concentrato e super motivato a crescere e a essere un giocatore importante per la squadra e per il Milan in generale». (in collaborazione con ITALPRESS)


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