Milan, Gattuso: «Sarri un maestro. Reina? Non me ne frega nulla»

Il tecnico: «C'è solo da imparare dall'allenatore del Napoli. I miei giocatori hanno la faccia arrabbiata»
Milan, Gattuso: «Sarri un maestro. Reina? Non me ne frega nulla»© Getty Images
4 min

CARNAGO (VARESE) - "Orgoglio per il calcio italiano e per la nostra Var". Rino Gattuso ha provato queste emozioni per le prove in Champions League di Roma e Juventus e preferisce non commentare lo sfogo di Gianluigi Buffon contro l'arbitro. "Provo orgoglio per il nostro calcio, da anni non si vedevano prestazioni così importanti, e sono contento per miei ex compagni. Ma non giudico Gigi perché faccio già fatica a giudicare me stesso - sottolinea -. Negli ultimi anni di carriera, la vena mi si è chiusa spesso...".

SARRI - Spera di batterlo, ma Rino Gattuso si prepara ad affrontare Maurizio Sarri con lo spirito del discepolo che vuole "imparare da un maestro". "Come si dice, 'impara l'arte e mettila da parte'. Quando si incontrano allenatori bravi, bisogna preparare le partite, osservare quello che fanno loro e imparare. Con Sarri ci sono grandi spunti", ha spiegato l'allenatore del Milan che per preparare la sfida di domani con il Napoli ha studiato anche vecchie partite dell'Empoli di Sarri. "Sperém", ha sorriso il calabrese cimentandosi con la pronuncia lombarda. "A livello di look non siamo il massimo, né io né lui - ha osservato ancora Gattuso -. E' un maestro, è partito dal basso, ha dato qualcosa di nuovo al calcio. E' fra i grandissimi allenatori italiani. L'ho incontrato una sola volta, in Serie B, un Palermo-Empoli in cui giocava con il 4-3-1-2. Da giocatore ho vissuto un difficilissimo Milan-Arezzo di coppa Italia: sui calci piazzati non ci fece capire nulla. C'è solo da imparare da un maestro come lui".

RABBIA - Al Milan non può bastare solo la rabbia per affrontare il Napoli, secondo Rino Gattuso, che da calciatore dieci anni fa a San Siro affrontò a muso duro un giovane Marek Hamsik. "Non basta solo lo spirito o andare faccia a faccia con un avversario, ci vuole anche una grande prestazione, giocare bene tecnicamente e tatticamente - ha notato l'allenatore rossonero -. Poi sinceramente non era nemmeno un bel vedere, faceva parte del mio carattere, di come preparavo le partite ma quando mi rivedo adesso non mi piaccio tanto. Domani non dobbiamo pensare solo ad avere la faccia inc... ma a capire bene come affrontare un avversario molto forte e ben allenato". "Ho dato due giorni di riposo alla squadra e mercoledì ho visto troppe facce tristi, abbattute. Due punti in tre partite possono creare apprensione e scoraggiamento, ma bisogna guardare la mole di gioco che costruiamo. Qualche singolo è stanco, ma la squadra in generale no, è viva - ha assicurato Gattuso -. Il problema è quando vedi gente con l'infradito e i pantaloncini corti, ma ora vedo gente con la faccia inc... ed è un buon segnale"

REINA - "Donnarumma ha l'obbligo di provare a diventare il miglior portiere al mondo". Lo ha detto Rino Gattuso alla vigilia di Milan-Napoli, centesima presenza in Serie A del suo giovane portiere, che si confronterà con il collega Pepe Reina, in scadenza di contratto con il club azzurro e pronto a firmare con i rossoneri. "Di Reina me ne frega nulla, se arriverà vedremo, io ora penso a Donnarumma - ha tagliato corto Gattuso. "Sono orgoglioso di Donnarumma, ora comincia il bello. In due anni e mezzo è a cento partite in Serie A, un traguardo incredibile. Deve dare continuità, ha l'obbligo di provare a diventare il portiere più forte al mondo. Deve continuare a lavorare con serietà, che non gli manca, e non abbattersi. Quello del portiere è un ruolo difficilissimo, deve stare tranquillo. Da parte mia e dei compagni ha grande fiducia, ora deve alzare l'asticella, ha le doti per diventare il più forte portiere al mondo, ma deve lavorare con serenità e serietà".


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Milan, i migliori video