Gattuso: «Bravo Milan, ma devi crescere ancora»

Il tecnico soddisfatto per la vittoria di Bologna: «Non era facile rialzarsi dopo il ko col Benevento, ma siamo giovani e c'è da lavorare»
Gattuso: «Bravo Milan, ma devi crescere ancora»© LAPRESSE
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BOLOGNA - Dopo oltre un mese di digiuno il Milan torna alla vittoria battendo 2-1 il Bologna a domicilio e Rino Gattuso ritrova il sorriso che aveva smarrito con la sonfitta incassata contro il Benevento a San Siro«Non abbiamo sofferto - ha detto il tecnico rossonero ai microfoni di “Serie A Live” in onda su Premium Sport -, siamo arrivati quattro volte davanti al portiere e non l’abbiamo chiusa. Venivamo da una settimana brutta, non abbiamo trascorso i giorni migliori ma ci abbiamo messo la faccia e abbiamo fatto quello che dovevamo fare, in un campo difficile e in una sfida insidiosa. Avremmo dovuto segnare di più, ma l’importante è creare occasioni. Nessun gol dagli attaccanti? Dobbiamo continuare a lavorare, creare occasioni da gol e poi arriverà il momento in cui la butteranno dentro. L’importante è arrivarci, non posso rimproverare niente alla squadra. Poi se non si chiudono le gare ci vuole pochissimo per riaprirle». Il discorso si sposta poi sui singoli: «Zero minuti concessi ad Andrè Silva? Non capisco la domanda. In questo momento ho fatto queste scelte, Cutrone ha tenuto bene il campo, poi ho inserito Kalinic. In questo momento la priorità non è perché non ha giocato Andrè Silva ma la priorità è aver vinto qui dopo una brutta settimana. Poi darò la mia email ai tifosi e risponderò io a loro su queste cose».

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CACCIA ALL'EUROPA - I tre punti sono pesanti nella corsa all'Europa League: «Per il sesto posto decisivo il match con l’Atalanta? Pensiamo prima al Verona che col Benevento si è visto cosa è successo. Poi avremo la finale di Coppa Italia e poi penseremo all’Atalanta. Dobbiamo recuperare le energie, poi penseremo all’Atalanta, l’importante è non perdere punti per strada. Cosa manca a questo Milan per raggiungere quello in cui giocavo io? Quella era un’altra epoca, era un altro calcio. Quella era una squadra che all’inizio faceva fatica, un anno non siamo neanche andati in Champions, poi col tempo ognuno ha accumulato esperienza. Oggi a parte Zapata, Bonucci, Bonaventura e Rodriguez erano tutti giocatori nati dopo il 1994. Siamo giovani, la base per fare bene c’è ma dobbiamo fare esperienza».

A Gattuso viene chiesto infine il motivo per cui il Milan soffre più con le "piccole" che con le "grandi": «Se andiamo a vedere la storia degli ultimi 4-5 anni del Milan, mancano punti con le cosiddette piccole. Nella mia gestione, contro i grandi club abbiamo fatto benissimo, contro le piccole è una questione di mentalità e di convincimento. Ma non è un caso che negli ultimi anni il Milan ha perso molti punti con le squadre dietro in classifica. Dobbiamo migliorare a livello di mentalità, come devo migliorare anche io che sono un allenatore giovane».


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