Milan, addio Commisso? «Pazienza finita, Li non vuole chiudere»

Il magnate italoamericano, interessato all'acquisizione del club, ha diramato un duro comunicato nei confronti dell'attuale proprietà
Milan, addio Commisso? «Pazienza finita, Li non vuole chiudere»© ANSA
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ROMA - Di fronte a un nuovo 'no' di Li Yonghong all'offerta per la maggioranza del Milan, forse il terzo a un passo dall'intesa in due mesi di trattativa, Rocco Commisso ha perso la pazienza. Così viene descritto l'italoamericano dal suo entourage, che in serata ha diffuso un comunicato piuttosto duro nei confronti del cinese proprietario rossonero, in cui il patron dei New York Cosmos sembra chiudere la porta ma non del tutto. "E' arrivato il momento di far sapere ai milioni di tifosi del Milan come stanno le cose", si spiega nella nota - un messaggio al popolo rossonero ma anche alla controparte - in cui si racconta che Commisso "ha lavorato imperterrito con i suoi advisor per formulare e negoziare una transazione a beneficio di questa storica squadra, i suoi fedeli tifosi, dell'attuale azionista e della città di Milano. Nonostante i suoi tentativi e la percezione in buona fede che un accordo fosse stato raggiunto, sembra che l'attuale proprietà del Milan non abbia intenzione di concludere un deal tempestivamente e su basi accettabili". La nota spiega anche che "alla luce della passione di Commisso per il calcio e i legami con l'Italia, la sua patria, si tratta di una situazione estremamente spiacevole sul piano personale. Tuttavia, Commisso spera che il risultato finale porti per questo club un futuro di successo e stabilità".

La conclusione non esclude del tutto un ultimo tentativo di riaprire la trattativa, a pochi giorni dalla scadenza entro cui Li Yonghong deve rimborsare 32 milioni a Elliott, altrimenti il club finirà nelle mani del fondo statunitense. Nei giorni scorsi Li sembrava intenzionato a saldare questo debito e proseguire nella ricerca di offerte migliori di questa, che lo libererebbe dal debito (complessivamente oltre 400 milioni) con Elliott e gli lascerebbe il 30% del club, senza però farlo rientrare dall'investimento. Non diminuiscono quindi le incertezze nello scenario del Milan, che intanto si prepara al ricorso davanti al Tas contro la squalifica di un anno dalle coppe europee.


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