Milan, Gattuso è solo nella tempesta

La squadra manca di personalità. Ma se si si vuole continuare con il tecnico, va sostenuto
Milan, Gattuso è solo nella tempesta© LAPRESSE
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MILANO - Ieri mattina, per l’allenamento post-sconfitta con il Betis, a Milanello c’erano anche Leonardo e Maldini. Hanno tenuto a rapporto la squadra insieme a Gattuso. Il confronto è durato circa mezz’ora ed è servito per affrontare e cercare di capire cosa non ha funzionato con il Betis. Quindi il messaggio chiaro alla truppa: «Vietato demoralizzarsi e obbligatorio reagire con l’orgoglio di chi indossa la maglia del Milan». Ovvio, era importante esserci all’indomani della figuraccia con gli spagnoli, tuttavia, non può essere trascurato il silenzio che ha accompagnato il post-gara a San Siro. Nessun dirigente (in tribuna c’era anche Gordon Singer) ha parlato a caldo. Esattamente come era accaduto dopo il derby. Unico intervento ufficiale nelle ultime ore, quello di Leonardo, poco prima del fischio d’inizio del match di Europa League. Ma le sue parole, un invito a trovare soluzioni e utilizzare i giocatori giusti, non state così confortanti. 

UOMO SOLO. Poi, mentre il tecnico parlava in conferenza stampa, veniva negata ufficiosamente ogni possibilità di ribaltone in panchina. La verità però è che, al di là delle presenze fisiche, ora più che mai Gattuso è un uomo solo. Solo perché scaricato da buona parte della tifoseria, subito pronta a puntare il dito su di lui dopo la sconfitta con l’Inter. Solo perché la società, scegliendo di non prendere posizione, non l’ha certo protetto e supportato. E solo perché anche la squadra, nel momento più delicato, invece che dimostrare unità e sostegno, non ha trovato di meglio che la peggiore prestazione della stagione.

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