De Laurentiis: «Niente Soriano? Colpa della Lega. Ci vediamo a gennaio»  

Il presidente attacca le istituzione calcistiche per l'organizzazione dell'ultima giornata di calciomercato e poi sbotta: «Prendo la Lazio? Ma non scherziamo»
De Laurentiis: «Niente Soriano? Colpa della Lega. Ci vediamo a gennaio»  © ANSA
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NAPOLI - È stata una corte serrata quella del Napoli a Roberto Soriano della Sampdoria, portata avanti direttamente dal presidente Aurelio De Laurentiis, che rivela a Radio Kiss Kiss: «Non si deve esser delusi, il signor Soriano non è mai stato del Napoli, noi lo abbiamo cercato per mesi, ma lui è molto legato a Mihajlovic e non ha mai voluto sapere nulla del Napoli. Fino all'ultimo momento era sicuro che Mihajlovic avrebbe convinto Galliani e Berlusconi. Ferrero lavorava per noi, ma la mattina mi accendeva la speranza, la sera me la spegneva: gli do appuntamento a gennaio, insieme al calciatore. La sera di Napoli-Sampdoria, alla fine della partita, prima dell'antidoping, ho fatto chiamare Soriano e gli ho parlato. Gli ho chiesto come mai uno di Avellino non accettasse il Napoli e volesse andare al Milan, c'ho fatto un po' di petting, spiegandogli che il Milan non l'avrebbe più preso. Finalmente ieri alle 22.20 è arrivato il suo ok definitivo».

COLPA DELLA LEGA - A quel punto si è scatenata tutta la macchina che avrebbe dovuto portare alla firma e al deposito del contratto agli addetti della Lega Serie A, che De Laurentiis attacca direttamente: «Questa Lega è la negazione del supporto che si dovrebbe dare ai propri affiliati. Ha ragione Ferrero: perché non chiudere alle 24, ma alle 23? Potremmo accordarci pure su un pezzo di carta, questi sono contratti complicati. Bisognava fare incentivi all'esodo per Zuniga e per Soriano, addirittura ho negoziato con una società che cura l'immagine di Soriano. Abbiamo cominciato a trattare sin dalle 17, c'erano tutti gli avvocati delle parti, sono contratti davvero complicati. Ferrero lo devo ringraziare, si è messo a disposizione sempre, ma aspettavamo pure il contratto firmato da Coverciano, dove Soriano è con la Nazionale, ma è stato tutto complicato. Ho chiamato pure Tavecchio, l'orario di chiusura delle ore 23 è da rimuovere, ma lui mi ha risposto che lo abbiamo voluto noi della Lega. Questo è un paese vecchio, con una burocrazia pesante;  ma mettiamo un notaio, qualcuno che certifichi anche verbalmente una trattativa e poi si farà il contratto con calma. La colpa è della farraginosa organizzazione delle nostre istituzioni, perché noi l'ok del calciatore lo abbiamo avuto alle ore 22.20».

ALTRE TRATTATIVE - Il presidente napoletano ripensa al mercato e rivela anche alcune trattative non andate a buon fine: «Escluso Higuain, avevo richieste per altri giocatori, per un totale di 98 milioni. Io ne offerti 28 a Sabatini e la Roma per Romagnoli e mi hanno risposto di doverlo vendere altrove, anche a meno, a 25 milioni. La Juventus mi ha chiesto Hamsik, il capitano. Io a loro avevo chiesto Sturaro e Rugani, ma mi hanno detto di no. Allora gli ho suggerito di andare a prendersi Hernanes». 

TUTTI CON SARRI - La partenza di campionato non è stata felice per la squadra e qualche bocca storta di troppo alla volta del nuovo tecnico Sarri fa spazientire De Laurentiis: «Il tifoso pretende tutto e subito, ma a me vien da ridere. Sarri gioca non una linea di difesa molto alta e si consumano molte energie e da un allenamento al giorno siamo passati a due e ora bisogna aver pazienza. Per questo campionato dobbiamo vedere pure cosa faranno gli altri, ma io voglio dare tranquilllità a Sarri, per me può perdere pure 5-6 partite di seguito. Mica se chiamo un altro allenatore vinciamo tutto e subito, mica perché siamo il Napoli dobbiamo avere per forza i Benitez. La palla è rotonda».

CAPITOLO DIFESA - «Non posso comprare tanto per comprare e poi far scoprire all'allenatore che quelli che abbiamo sono migliori...In tre hanno giocato nel Napoli per anni e si conoscono bene, e Chiriches è un ottimo acquisto. Il problema è semmai è che se non ti danno Rugani e Romagnoli dire quali sono i migliori difensori centrali è difficile, io non saprei. C'è un problema: se tu giochi in difesa a uomo serve un tipo di giocatore, se tu giochi sulla palla è molto diverso. Ecco perché i nostri faticano molto e magari sono al 20% la prima partita, al 50% la seconda...Se poi sei costretto a cambiare qualcuno per la stanchezza alla fine non riesci ad avere i cambi potenti in attacco, perché non dimentichiamo che abbiamo l'attacco più forte d'Italia». 

CHALOBAH - «Vi dico solo che l'allenatore non sta utilizzando Strinic perché invece di avere quaranta allenamenti ne aveva solo una ventina, quindi credo che lo potremo vedere all'opera tra un mesetto... Chalobah arriva in prestito secco, non hanno voluto darci la possibilità del riscatto perché ci credono molto, ma è chiaro che se sarà un elemento valido andremo all'attacco»

FUTURO E SOCIETÀ - «Faccio dei paragoni: il nostro Marotta è rappresentato da Andrea Chiavelli, Giuntoli rappresenta Paratici, adesso quello che stiamo cercando di potenziare dopo la partenza di Bigon e dei tre che si occupavano del mercato estero è quello di creare una nuova rete di questo tipo e di lavorare sulle giovanili: sto parlando con tre sindaci limitrofi per un terreno di venti ettari dove portare la scuola del calcio e tutte le dieci squadre dalla Primavera in giù. Lì faremo un centro con dieci campi di calcio regolamentari, la scuola, la foresteria e tutto il resto, palestre, piscine e altro. Questo è un discorso che va abbinato a quello dello stadio dove, se mi faranno lavorare, metterò dei soldi miei personali per migliorare la situazione».

E LA LAZIO? - Chiusura del De Laurentiis show dedicata a una voce, una chiacchiera incontrollata, che lo vorrebbe interessato a prendersi la Lazio: «La risposta è seccata:  Io sono molto deluso, non avvilito, ma deluso: io sono di una famiglia campana, anche se ci siamo spostati a Roma. Ma come potrei comprare la Lazio? Ma stiamo scherzando?»


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