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NAPOLI - Tre per uno. Che è più che al supermercato. Ma stavolta non ci sono sconti. Gioca chi merita. Chi sta meglio. Chi ritiene Sarri: e la scelta non è mai... scontata. Caratteristiche, compatibilità, momento e condizione. Tutte le variabili sono prese in considerazione. Tutte eccetto una, paradossalmente esclusa, la più importante: il talento. Ce n’è in abbondanza in tutti. Come i gol fatti la stagione scorsa: Callejon dodici, Mertens dieci, Gabbiadini addirittura il doppio. Quarantadue totali.
TRE PER UN POSTO - Ma pure tre con uno, con lui, l'unico titolarissimo dell'attacco. Indiscusso: Higuain. Pipita è la certezza, gli altri incerti. Sempre e comunque, sin dalle partitine in allenamento, quelle che più che chiarire spesso confondono. Certo, certissimo, probabilmente... Gioca lui. No, l'altro. O quell'altro ancora. Mertens il prescelto col Sassuolo: e ha faticato. Callejon in campo con la Samp: ma non s'è di fatto visto. Ora l'Empoli: e verrebbe facile dire Gabbiadini. Intuitivo. Ma chi sa... La sosta allunga i tempi del chiacchiericcio e amplifica i dubbi. Indizi, sensazioni, riflessioni, previsioni, è tutto in ballo. Anzi, una giostra. Che gira e non si fermerà per tutto l'anno. Tutto era prevedibile. Come pure qualche muso lungo che c'è già stato. Gabbiadini in panchina a Nizza il due d'agosto ha scatenato il putiferio. E quando toccherà agli altri, ci saranno nuovi (mal)umori da gestire. Fisiologici, da grande squadra.
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