Napoli, è Higuain il Re del mondo

Il top player ha ricevuto i complimenti di tutti. Malagò: «Bellissimo spot per il nostro calcio»
25 le partite in cui è andato a segno su 35 gare giocate© MOSCA
Antonio Giordano
4 min

NAPOLI - C’è un mondo che guarda, ammirato ed estasiato, e in quel cono di luce ch’è l’universo la sagoma imperiale illumina d’immenso: si scrive Higuain e si resta storditi dinnanzi alla magìa d’un istante, la sintesi del calcio nella sua espressione fascinosa, il «genio scaltro della Bellezza» d’un fenomeno paranormale che va oltre ogni steccato, fonde gli amici con i «nemici» e sfila prepotentemente nel Pantheon dei bomber. C’è un anno che sfila rapidamente via, nel riassunto di trentasei capolavori che diventano leggenda e ispirano le celebrazioni; e in questa galleria dell’arte allo stato puro entrano - e di diritto - i pubblici riconoscimenti di questo pianeta che sa andare al di là della rivalità spicciola e quotidiana e che Leonardo Bonucci sposta a bordo campo con una carineria d’assoluto riguardo, il rispettoso omaggio tra uomini di sport capaci con centoquaranta caratteri di disintossicare da qualsiasi pressione. «Complimenti a Gonzalo Higuain, grandissimo record. Complimenti capocannoniere».



MONUMENTO - Ci sono sessantasei anni che sono stati accantonati con una tripletta, l’evoluzione finale e pirotecnica d’una stagione stellare: e in questo clima (quasi) surreale, perché la Storia del calcio italiano s’arricchisce (e sul serio) d’un capitolo, planano gli applausi di palloni d’oro che il mondo virtuale dirotta, concentra, «nel» san Paolo, in quelle aree di rigore che rappresentano l’habitat naturale d’un fuoriclasse che - nell’immaginario collettivo, nel linguaggio e si direbbe nella cultura del football - non ha Patria ma è patrimonio dell’Umanità che Riccardo Kakà festeggia con gli applausi a corredo dell’affettuoso cinguettio: «Complimenti per il record, amico mio. Impressionante». C’è uno stadio virtuale che applaude da ogni angolo della terra: è una standing ovation interplanetaria, è un inchino devoto al superbo interprete, è un inno alla senso estetico d’un football che Fabio Cannavaro ha scatenato quando ancora il San Paolo era perso in se stesso, twittando in vernacolo e offrendo persino l’impressione che stesse urlando il proprio alle stelle. «Uaaaaaaaa che cumbinatttt. Complimenti amico mio».

TUTTO SUL NAPOLI - FOTO, LE 36 PRODEZZE DI HIGUAIN



SACRO E PROFANO - È un abbraccio collettivo (e affettuoso) coinvolgente, è un riconoscimento solenne che arriva da Giovanni Malagò, il presidente del Coni e che raffigura lo splendore trasversale d’un campione: «Uno spot bellissimo per il calcio italiano che arriva da un centravanti straordinario».

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna del Corriere dello Sport-Stadio

 


© RIPRODUZIONE RISERVATA