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ROMA - Chi l'avrebbe mai detto, senza Higuain. Qualcosa è cambiato, negli ultimi 25 metri. Lo ha ribadito Sarri, lo si vede in campo. Il Napoli - senza il Pipita - è ancor di più una macchina da gol. L'ultima dimostrazione si è avuta ieri sera, con il poker rifilato al Benfica. Le reti - in questo inizio di stagione - sono già 20 in otto partite, una in più dell'anno scorso. Higuain, dopo 8 gare, ne aveva fatti 6. Milik è già a quota 7. Se son rose...
PIU' EUROPEO - Per la prima volta gli azzurri hanno segnato 4 reti in una partita di Coppa Campioni/Champions League. Non era successo neanche nell'era maradoniana, quando la competizione aveva tutt'altra formula. Quello di oggi è un Napoli formato Europeo, soprattutto al San Paolo, dove gli azzurri hanno segnato in tutte le ultime 18 partite, Europa League compresa.
SARRI: PECCATO PER I DUE GOL SUBITI
LA NOTA "STONATA" - Ciò che va migliorata, non c'è dubbio, è la fase difensiva, perché in Champions il Napoli ha preso quasi sempre almeno un gol, eccezion fatta per la doppia vittoria sul Villarreal nella fase a gironi della stagione 2011/2012 con Mazzarri in panchina (2-0 al San Paolo e 0-2 al Madrigal) e in una sola occasione nell'era Benitez, con l'inutile vittoria per 2-0 sull'Arsenal, che costrinse gli azzurri al 3° posto nel girone con il record di punti (12). Sta di fatto, però, che il Napoli al San Paolo non abbia mai perso (8 vittorie e 3 pareggi). L'urlo "The Champions", tutto sommato, fa "arrapare" gli azzurri e mette paura agli avversari.