Serie A Napoli, i jolly di Sarri: una panchina che vale oro

Tonelli, Rog, Giaccherini e Diawara: quattro rinforzi da 50 milioni che vogliono cominciare a farsi largo
Serie A Napoli, i jolly di Sarri: una panchina che vale oro
Antonio Giordano
3 min

NAPOLI - L’oro di Napoli è su quella panca-esposizione che sa di gioielleria: e uno al fianco all’altro, tutti insieme ma chissà quanto appassionatamente, fanno una cinquantina di milioni di euro. Il jackpot da lanciare (prima o poi) nel mischione è nascosto in un caveau nel quale si mischiano il talento e la giovinezza, la personalità più sfacciata e l’esuberanza indomabile: è una miscela scovata nel mercato di giugno, inseguita a fari spenti, nelle notti, con il portafoglio in mano, ed in attesa che spunti un giorno, il loro, per mostrarsi a chiunque li aspetti.

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IL NAZIONALE - Mark Rog non s’è ancora fatto vedere, non ha potuto, però resta di sé ciò ch’emerso con la Nazionale e con la Dinamo Zagabria, certe sterzate che bruciavano l’erba e quella capacità di passeggiare, palla al piede, con la testa alta, in cerca d’un passaggio, magari del proprio orizzonte. Diciotto milioni, prenderlo o lasciarlo: alla fine, e dopo un braccio di ferro amicale, De Laurentiis è crollato, ha seguito le indicazioni di Giuntoli, e s’è lanciato in un affare assai costoso e però con prospettive. Minuti giocati zero: perché viene da un altro calcio, perché ha avuto poche sedute a disposizione, perché deve integrarsi, perché la stagione è lunga e il turnover avrà bisogno di lui.

IL BIMBO PRODIGIO - Amadou Diawara, vent’anni tra nove mesi, s’è appena presentato: «Felice di essere qui». E pure il San Paolo s’è mostrato fiero di conoscerlo, di capire quali siano le sue attitudini, di scoprire che quel bimbetto da quindici milioni di euro - e trentacinque presenze con il Bologna di Donadoni - ha una spiccata personalità, s’è trovato nella «bufera» con il Besiktas e se l’è sbrigata discretamente.

UNO, TRINO - Emanuele Giaccherini nella sua vita ha fatto varie cose, pure l’esterno di sinistra offensivo, ma soprattutto la mezzala, il centrocampista nella linea a tre (o a cinque). E’ arrivato e si è fermato, per un bel po’; ma quando ha ricominciato a correre, s’è goduto poco il Napoli: minutaggio limitatissimo, ma si sta scaldando ancora e la strada verso Crotone sembra appartenergli. Porta con sé l’esperienza di un certo livello - in Italia, in Inghilterra - ed il background acquisito con la Nazionale: è un valore aggiunto, costato poco più di un milione di euro. Il low cost che conviene.

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