Mertens, altro che falso nueve: fa il Pipita

Il San Paolo lo acclama, de Laurentiis gongola: «Ah, anche Higuain ha segnato 10 gol in A...»
Mertens, altro che falso nueve: fa il Pipita
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ROMA - La Storia è (ri)fatta: nel suo piccolo, verrebbe da sospettare, in quel metro e sessantanove centimetri che contengono ogni prelibatezza del football, la sensibilità dei piedi, la genialità che ispira, la rapidità di calcio (e di pensiero), la versatilità d’un talento che d’incanto s’inventa un’altra vita e da esterno si trasforma in centravanti. «E così adesso la smetterete di parlare di falso nueve». Il più autentico bomber è Dries Mertens, quattordici reti che fanno il record personale in maglia azzurra, quattro reti che vanno a sommarsi alla tripletta di Cagliari e che però chiedono d’inserire anche la zampata di Lisbona: «E così, niente più etichetta». Sua Maestà, all’improvviso, diventa Mertens, il principe del gol che ne ha fatto otto in dieci giorni e che Aurelio De Laurentiis s’è gustato fino in fondo, in una domenica che sa di spartiacque, perché a questo punto tanto è (definitivamente) cambiato nel Napoli. «Andrà a finire che un giorno, quando arriverà qualcun altro, ci sarà sempre qualcuno che dirà: ma non stavamo meglio prima».

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OH, HIGUAIN - E’ la giornata della Incoronazione, perché quattro gol costringono ad andare a saccheggiare gli archivi, a scovare nei precedenti, a rimettere insieme il mosaico del calcio e a scoprire analogie che si perdono nel tempo. Poi si torna all’attualità, scorrendo la classifica cannonieri, e cogliendo in De Laurentiis il piacere di godersi questo Mertens in versione Higuain: «Scusate, ma quanti gol ha fatto Dries?». E’ una battuta che un uomo di spettacolo ha in sé, un fotogramma da cinepanettone per sorriderci su, anche con l’appagante soddisfazione di potersi specchiare in quel Napoli che ne ha segnati novantotto nell’anno solare, che punta ad abbattere - e non sarà facile - il muro dei cento, che però adesso se la spassa con questo Higuain in miniatura: «Ah, bene, ha segnato anche lui dieci gol».

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LA GIORNATA DI MERTENS

I RIFLESSI ESTIVI - Ci sono voluti, e probabilmente non è ancora finita, quattro mesi abbondanti per esorcizzare quel fantasma, per lasciarselo alle spalle, nonostante i novanta milioni di euro; c’è voluta una massiccia dose d’ironia - tra cui i “friarielli” citati all’edicola di Fiorello - prima d’arrivare a tanto, alla “decima” di Mertens. «Ohhh, ha segnato quanto Higuain».

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