Sarri: «Napoli come il Real? Sento tante stronzate...»

Il tecnico alla vigilia della sfida del Bernabeu: «Maradona è benzina, spero di vederlo prima della partita. Ho un dubbio, tre o quattro punte?». Parlano anche Callejon e Albiol: «Loro hanno i migliori giocatori al mondo, ma noi siamo in un buon momento e abbiamo tanta fiducia»
Sarri: «Napoli come il Real? Sento tante stronzate...»© FOTO MOSCA
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MADRID - «Il nostro pubblico è in grado di emozionare, di darci una spinta sempre e comunque. Ci ha aiutato anche quando i risultati non arrivavano. Su questa partita sento dire tante stronzate, noi giochiamo contro i campioni del mondo e d’Europa. Dal punto di vista razionale è una partita quasi impossibile, siamo qui per vedere a che punto è la nostra crescita».

Maurizio Sarri avvisa il Napoli alla vigilia dell'andata degli ottavi contro il Real. «La verità è questa. Sono convinto che i miei tireranno fuori il 100%, bisognerà vedere - dice a Mediaset -. I complimenti di Zidane? Fanno piacere, ma il succo del pensiero non cambia. Lui allena una squadra che ha tanta qualità. La partita sarà pericolosissima quando giochi contro giocatori di questo livello. Sono contrario al fatto che i giocatori vengano a vedere lo stadio prima della partita. Insigne? È voluto venire lui. È uno stadio pieno di storia e trofei, ma penso anche ai miei che vanno stabilmente al San Paolo e quindi da questo punto di vista possiamo arrivare pronti. La parola giusta per il Napoli è personalità.

Dobbiamo tentare di imporre il nostro calcio e forse non basterà neanche. Se facciamo un match timoroso sarà ancora peggio. La faccia tosta sarà indispensabile. L’unico dubbio è giocare con tre o quattro punte – continua -. Faccio giocare la formazione che ritengo più offensiva possibile e che mi consenta anche di difendere in maniera buona. 11 luglio 1982? Mi è rimasta più impressa una cena a base di pesce che la vittoria dell’Italia al Mondiale. Per arrivare qui ho fatto un lungo percorso, talmente lungo e frazionato che è chiaro che ti smorza molto a livello emozionale. Le nostre riconquiste si sviluppano sempre in verticale, non andiamo mai a palleggiare. Ma troviamo una squadra che a livello di ripartenze è la più forte del mondo.

Dovremo essere straordinari nell’accelerazione sulle palle perse. Il fattore campo può influire, abbiamo anche fatto trasferte difficili. In Turchia non eravamo in uno stadio semplice. La nostra è una squadra che può far bene anche fuori, che se prende il sopravvento riesce a macinare gli avversari. Aver fatto una carriera dal basso è gratificante. Formativo perché in categoria vedi di tutto e di più. Lì cresci o muori. Certe esperienze le ho pagate sulla mia pelle. Penso sia un percorso che dovrebbe essere fatto da tutti. Poi ci sono le eccezioni come Guardiola, che ritengo il migliore. Involontariamente ha fatto dei danni. Il suo lavoro ha invogliato tante società a prendere quella strada bruciando tanti allenatori che hanno fatto troppo presto certe esperienze alle prime armi. Non so se domani mi verranno i brividi, sono reazioni individuali e non si può generalizzare. Abbiamo la sensazione di una squadra che sta cominciando veramente a crescere in termini di mentalità. L’unica prestazione che non accetto, come detto, è quella timorosa. Maradona? Non lo abbiamo ancora visto, spero di vederlo prima della partita. E spero che abbia anche il tempo di parlare con la squadra. È benzina. Sono fortunato perché domani ci sarà qualcuno che andrà a fare un turno a fabbrica».

CALLEJON - «Per noi questa è una sfida importantissima, non vedo l’ora di giocare. Siamo convinti di essere una grande squadra, possiamo far bene». José Callejon è convinto della forza del suo Napoli. L'attaccante spagnolo ha parlato ai microfoni di Mediaset Premium della sua ex squadra, il Real.

«Punti deboli? Ne hanno pochi, sono grandi. Hanno i migliori giocatori al mondo. Noi siamo in un buon momento e abbiamo tanta fiducia. Andremo in campo senza paura, quando sei lì dimentichi tutto e sei concentrato su quello che devi fare. Per noi sarà una partita speciale. Vogliamo fare il nostro gioco e mettere in difficoltà il Real. Sarà difficile, ma arriviamo con la consapevolezza di essere una grande squadra. Il ritorno a Napoli è importante, ma non determinante. Non siamo tanto maturi nelle competizioni europee, è la nostra occasione per dimostrare di essere all’altezza.

La poca maturità che abbiamo potrebbe diventare positiva. Loro sono i favoriti, ma noi siamo fiduciosi. Daremo tutto per fare una bella gara. Vogliamo uscire dal campo sapendo di aver giocato la nostra partita. Ho ancora degli amici nello spogliatoio del Real come Carvajal e Nacho».  

ALBIOL - «Conosciamo le loro caratteristiche, sarà una sfida molto dura. Però dobbiamo lasciare aperta una possibilità per il ritorno a Napoli. Novanta minuti qui sono durissimi, lo sappiamo. Cercheremo di giocare con la nostra mentalità. Stiamo crescendo stagione dopo stagione, siamo stati in Europa League l’anno scorso e adesso in Champions. È una buona opportunità dopo aver fatto un ottimo girone. Possiamo mostrare il nostro gioco anche qui. Ce la giocheremo, ma è chiaro che si tratta di una partita che può cambiare anche in un secondo. Però entreremo in campo con una mentalità che ci potrebbe consentire di superare anche le difficoltà. Per noi potrebbe essere un passaggio importante per continuare a crescere. Sappiamo che in attacco sono fortissimi, bisognerà fare una partita compatta. Non c’è solo Cristiano Ronaldo. Staremo attenti durante tutto l’incontro. Il gioco di Sarri ci sta dando dei risultati, quindi non cambieremo il nostro modo di giocare. Tenteremo così di arrivare al risultato. È chiaro, però, che il pareggio sarebbe buono».


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