Di Natale: «Napoli, i motivi per cui ti ho evitato»

L'ex attaccante dell'Udinese rivela: «Segnare al San Paolo sarebbe stato come farlo a un fratello». Poi elegge il suo erede: «Insigne, ma deve segnare di più»
2009-2010 Di Natale 29 gol con l'Udinese© ANSA
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NAPOLI - "Ho riposato un po' dopo 21 anni di calcio e adesso vado a vedere qualche ragazzino perché mi piace veder giocare i giovani. È normale che calpestare l’erba un po' mi manchi, ma avevo bisogno un po' di riposare". Antonio Di Natale è uscito dai riflettori e si gode la meritata pensione da calciatore. L'ex bomber dell'Udinese, però, continua a seguire con grande attenzione il campionato italiano: "La Juve ha qualcosa in più delle altre se vince da tanti anni dai seguito, ma Napoli e Roma stanno lavorando bene e tra qualche anno sono convinto che se la giocheranno con i bianconeri - dice Totò a Radio Crc -. Sarri sta dimostrando di essere un grande allenatore ed è bellissimo veder giocare il Napoli".

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L'EREDE - "Insigne è cresciuto e quest’anno sta vedendo anche di più la porta. Sta dimostrando di essere un grande giocatore per il Napoli e credo che se Ventura gli darà la possibilità, farà bene anche in Nazionale. Può essere il mio erede, ma deve trovare il gol con più continuità".

RIMPIANTI -  "Non ho nessun rimpianto - continua Di Natale parlando della sua carriera e di quella scelta di vita che si chiama Udine -. Grazie all’Udinese ho disputato 2 Mondiali e un Europeo, ho giocato la Champions e non credo che potessi chiedere di più. Forse in un’altra squadra avrei potuto vincere di più, ma ho scelto Udine anche perché la mia famiglia stava bene".

QUAGLIARELLA - Uno dei suoi compagni di squadra e partner d'attacco è stato Fabio Quagliarella, L'attaccante della Sampdoria ha recentemente svelato i motivi del suo addio al Napoli. "Ho vissuto qualche anno a Udine con lui e mi parlava sempre di Napoli ecco perché poi è stato il ragazzo più felice del mondo quando ha indossato quella maglia ed è per questo che meriterebbe di giocare un altro anno in azzurro. Se lo merita: lui e la famiglia che hanno sofferto tanto".

IL NO AL NAPOLI - "Percè non ho giocato nel Napoli? Sono napoletano e amo Napoli - continua Di Natale - ma quella maglia per me era troppo pesante e avevo paura di non fare ciò che invece ho fatto, ma sono un grande tifoso del Napoli".

LE ASSENZE AL SAN PAOLO - Negli ultimi anni, soprattutto al San Paolo, Di Natale è sempre stato assente nella sfida con il Napoli: ufficialmente per infortuni. "Fare gol a Napoli era come segnare a mio fratello ed è per questo era meglio evitare" svela adesso Totò,

IL FUTURO - Nei suoi progetti, comunque, c'è quello di tornare in città e fare un salto anche a Castelvolturno per studiare Sarri. "L’anno prossimo chiederò a Sarri se potrò vedere qualche allenamento perché mi piacerebbe lavorare con i giovani. Non è detto che un giocatore può essere anche un buon allenatore per cui devo capire un pò se sono in grado di farlo". 


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