Insigne: «Mi farei ammazzare per il Napoli»

L'attaccante esalta la squadra dopo la vittoria sull'Inter e dice la sua su Mertens: «Spero rimanga». Sarri non s'accontenta: «Peccato aver vinto con una sola rete di scarto»
Insigne: «Mi farei ammazzare per il Napoli»© Getty Images
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MILANO - "Sono contento della prestazione e dei tre punti: siamo usciti vittoriosi da uno stadio difficile e contro una squadra forte. C’è un po’ di rammarico per non aver conteso lo scudetto alla Juve fino alla fine, per i punti persi con le ‘piccole’, ma ora ci sono queste quattro partite in cui dovremo dare il massimo per arrivare secondi". Lorenzo Insigne commenta così a Premium Sport la vittoria di Milano sull'Inter e gli obiettivi del suo Napoli per il finale di stagione.

RINNOVO - "Il mio rinnovo di contratto? Io mi farei ammazzare per il Napoli, ma aspetto fine stagione per festeggiarlo. Spero che Mertens anche rimanga con noi, perché è davvero un grande giocatore. Penso che la società sappia come trattenere i suoi giocatori migliori: lo ha fatto con me e spero possa farlo anche con lui. Cosa serve per accorciare il gap con la Juventus? Abbiamo sbagliato l’approccio in alcune partite: dobbiamo crescere in mentalità e l’anno prossimo bisogna lavorare su questi dettagli”.

Inter-Napoli 0-1

SARRI - Avere terminato la partita con un solo gol di vantaggio è uno dei pochi aspetti negativi, perché dovevamo chiuderla prima. Con squadre come l'Inter non puoi rischiare di distrarti, ma la prova difensiva della squadra è stata di buon livello. Obiettivo secondo posto? Io non ho mai fatto tabelle: la situazione è in mano agli avversari perché, se le vincono tutte, noi non abbiamo possibilità". Così Maurizio Sarri commenta, parlando a Premium Sport, la vittoria del Napoli sul campo dell'Inter. "Ci hanno definito una squadra incompiuta ma, nel girone di ritorno, abbiamo fatto gli stessi punti della Juventus: direi che tanto incompiuti non siamo - aggiunge -. Qualche punto in maniera stupida l'abbiamo buttato, ma la capacità di fare meno errori possibile è una qualità e forse in questa qualità siamo ancora migliorabili. Cosa si può fare per colmare il gap? Si può andare a Lourdes. Scherzi a parte, è una domanda che bisognerebbe fare a molte altre società prima che alla nostra: ricordatevi che siamo il quinto monte-stipendi, che non è nemmeno la metà di quello di altre squadre, eppure siamo terzi". "Lo scudetto al momento non è programmabile, ma noi siamo sognatori - conclude -. La mia situazione contrattuale? Ho solo detto che dirò di essere contento il 30 agosto, non ho detto che voglio andarmene via".

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