Hamsik: «La Juventus vale 600 milioni: daremo tutto per batterla»

Il centrocampista e capitano azzurro intervistato da Sport1: «Stavolta tocca a noi per lo scudetto»
Hamsik: «La Juventus vale 600 milioni: daremo tutto per batterla»© Getty Images
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ROMA - «Fin da quando sono arrivato ho capito che il calcio significa tutto per i napoletani: è come una religione o una malattia che ti accompagna ogni giorno». Ha esordito così Marek Hamsik, capitano del Napoli, in un'intervista rilasciata al portale tedesco Sport1. Lo slovacco ha affrontato diverse tematiche, a partire dal rapporto tra la squadra e il proprio tecnico Maurizio Sarri: «Siamo un gruppo incredibile e l'atmosfera nello spogliatoio è eccellente. Abbiamo sempre il sorriso sul volto. Poi quando c'è da lavorare seriamente, lo facciamo. Sul calcio di Sarri? È un calcio bello da guardare, ma difficile da realizzare. Devi correre molto, spingere forte. Non è facile. Se conquistiamo la palla, allora viene fuori tutta la nostra forza che si manifesta soprattutto nel possesso palla. Ci divertiamo quando attacchiamo, ma in fase di contenimento c'è molto da recuperare. Durante gli allenamenti giochiamo sempre a due tocchi, vogliamo muovere sempre velocemente la palla. Quando i nostri attaccanti hanno palla possono tentare anche i dribbling».

PERSONALITÀ SARRI - Svelati anche alcuni retroscena legati al tecnico toscano: «È un fumatore incallito, è davvero incredibile. Non ho mai visto nessuno fumare così tanto. Grazie a Dio durante le partite deve trattenersi. Quindi va a letto con una sigaretta. Quando siamo sul campo, chiede sempre massima concentrazione e vuole che diamo tutto. Fuori dal campo, invece, è una persona tranquilla, scherza molto ed è socievole». 

MARADONA - Tante volte il nome dello slovacco è stato accostato a quello di Diego Armando Maradona, in particolare per il record raggiunto (e superato) di gol con la maglia azzurra: «Sappiamo tutti quello che significa Diego per questa città. Lui è il numero uno e sarà tale per sempre. Tuttavia, vogliamo rendere meno nitido il mito di Diego vincendo qualcosa. È passato molto tempo da quando il Napoli ha vinto qualcosa, sarebbe meraviglioso rivevere quei momenti. Quanto al record di gol? Non ho superato Diego: ci vuole ben altro per farlo. Per noi napoletani, Maradona è sempre il numero uno, non c'è nessuna somiglianza tra me e lui. Era un attaccante con tanta fantasia, io sono un calciatore e un uomo diverso, sono soddisfatto di me stesso - continua Hamsik -. Sfortunatamente ero troppo giovane per vederlo giocare. Ho visto alcune immagini di lui in azione ma sono cresciuto con altri idoli».

LOTTA SCUDETTO - La lotta al vertice sembra essersi ormai ridotta a due sole squadre: «Siamo già oltre la metà del campionato e stiamo facendo una corsa testa a testa con la Juventus, mentre gli altri club si sono allontanati. Potrebbe non ripresentarsi questa occasione in futuro, quindi daremo tutto per riuscire a vincere quest'anno. La Juventus è un club di caratura mondiale con una squadra eccellente dal valore di 600 milioni di euro. Non possiamo paragonarci a loro. Ma siamo sul punto di fare qualcosa di incredibile e vogliamo batterli. Abbiamo una grande voglia di conquistare il titolo quindi sono sicuro che stavolta tocca a noi per lo scudetto!».

EUROPA LEAGUE - I partenopei saranno impegnati nelle fasi finali di Europa League con il Lipsia: «Non conosco ancora bene questa squadra. Abbiamo ancora molti video da guardare, sia a livello difensivo che offensivo. Sull'Europa League? È una competizione altrettanto importante e vogliamo arrivare il più lontano possibile».

SULLA "CRESTA" DELL'ONDA - Il "capello alla Hamsik" è ormai un segno distintivo: «È diventato una sorta di marchio di fabbrica. Finché gioco a calcio, la porterò. Potrebbe non piacere a tutti, e alcune madri non vogliono che i figli si aggiustino i capelli così. Ormai fa parte di me». Il capitano azzurro interviene anche sul suo futuro: «Nel calcio non si può mai escludere nulla, ma al momento non ho altri piani. Amo Napoli perché dopo tanti anni ho sviluppato un rapporto molto speciale con i tifosi. Mi piace molto il modo di vivere della gente, c'è molto amore tra di noi. Napoli ha il mare, il sole, puoi mangiare bene, e volendo puoi anche andare a sciare».

 


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