Napoli, Albiol: Sogno la festa scudetto sotto la curva

Il difensore di Sarri: «Lavoriamo per un sogno, dobbiamo vincere senza sbagliare nulla
Napoli, Albiol: Sogno la festa scudetto sotto la curva© FOTO MOSCA
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ROMA - "È bello cantare sotto la curva a fine partita ma confesso che ogni volta che lo facciamo pensiamo a come sarebbe farlo all'ultima giornata in casa dopo aver vinto lo scudetto". Lo ha detto il difensore del Napoli Raul Albiol in un'intervista a radio Kiss Kiss, citando il momento in cui alla fine delle partite del San Paolo i calciatori azzurri vanno sotto la curva a cantare "Un giorno all'improvviso", il coro che sta caratterizzando queste stagioni a Napoli. "Sarà Napoli-Crotone - dice - e chissà, sarebbe bello cantarla con lo stadio che festeggia, ci pensiamo ogni volta".

MENTALITA' VINCENTE - Albiol, che ha vinto tanti trofei tra Valencia, Real Madrid e nazionale spagnola, spiega il clima vincente di Napoli: "Ci vuole la mentalità della squadra - dice - tutti dobbiamo essere concentrati e avere lo stesso sogno, e ce l'abbiamo. Sappiamo che si può fare e anche avere tutta la città con noi è fondamentale. Tutti ci abbiamo pensato sin dall'inizio della stagione. Certo non funziona per forza, c'è un'altra squadra molto forte e dobbiamo lottare con loro. L'importante sarà sapere che alla abbiamo dato tutto. Dobbiamo vincere, fare più punti possibili, errori non se ne possono fare ma in Serie A ogni partita è difficile, a partire dalla prossima di lunedì. In Europa? Proveremo a passare il turno".

STRAORDINARIO - «Sono qui da cinque anni e in molti siamo gli stessi: abbiamo capito tante cose, anche la difficoltà di vincere qui, ma lo vogliamo fare, sarebbe straordinario, da ricordare per tutta la vita - conclude lo spagnolo - A Cagliari contro Pavoletti? Sarà bello rivederlo, bravissimo ragazzo, a Napoli era come a casa. Chiedetegli se sarà facile tra me e Koulibaly...Sarri-Mourinho? Sono allenatori diversi, il mister è perfetto per questa squadra e per la sua idea di calcio, in carriera ho avuto tanti allenatori bravi, mi sono migliorato con Mourinho e con Benitez».


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