Napoli, Ancelotti: «Su Koulibaly l'Uefa ci dà ragione, sorpreso da Gravina e Nicchi»

Dopo il ko di San Siro con l'Inter gli azzurri hanno girato la boa con il 3-2 rifilato al Bologna: «Vinta con il carattere, un calo è fisiologico ma dopo la sosta saremo competitivi. Kalidou? Qui da noi è molto amato»
Napoli, Ancelotti: «Su Koulibaly l'Uefa ci dà ragione, sorpreso da Gravina e Nicchi»© ANSA
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NAPOLI - Carlo Ancelotti torna a sorridere dopo la rabbia per la partita persa al 91' contro l'Inter a San Siro, condita dagli ululati razzisti a Koulibaly poi esulso con Insigne. «Il bilancio del girone d'andata è positivo, abbiamo fatto il nostro dovere - ha detto il tecnico azzurro dopo il 3-2 rifilato al Bologna sul prato del San Paolo nell'ultima gara di camnpionato del 2018 -. Niente di eccezionale, ma un cammino in linea con le qualità della squadra. Penso che si possa e si debba fare meglio». E di più si doveva dare anche contro gli emiliani: «La prestazione non è stata brillante, l'abbiamo vinta con il carattere. È un momento così, dopo tanti impegni e prima della pausa. È anche normale un calo, è generale in serie A dove non si vede un grande calcio in questo momento. Gli obiettivi di fine stagione? Sono tutti lontani. Forse per la Juve l'obiettivo è più vicino ma dobbiamo guardare davanti a noi perché siamo più vicini al primo che al quinto posto. Poi iniziano altre due competizioni e saremo competitivi».

TUTTI CON KALIDOU - Il discorso si sposta ovviamente su Koulibaly: «C'è stata un po' di confusione dopo Milano: noi non abbiamo mai chiesto la sospensione, ma tre volte un'interruzione temporanea. L'Uefa ha ribadito che siamo nel giusto mi sorprende che presidente federale e il presidente degli arbitri non siano d'accordo. Spero non succeda più altrimenti ci fermeremo sul campo. Le parole di Allegri? Io dico la mia, loro dicono la loro. Siamo nel giusto, si doveva interrompere». Ultimo riferimento all'abbraccio del San Paolo al difensore senegalese che era in tribuna: «50mila persone che lo incitano sono uno spettacolo, c'è un bel feeling con tutta la città. Kalidou è molto amato, ha avuto messaggi da tanti sportivi ed è un segnale che non è così difficile migliorare le cose»


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